Foto intime e video tra gli indizi: cosa nascondevano davvero quei dispositivi?
Cinque hard disk consegnati in segreto. Una cartella dal nome enigmatico: “Modigliani”. All’interno, foto private di Liliana Resinovich con Claudio Sterpin, suo storico amico e – forse – qualcosa di più. È un nuovo, inquietante capitolo nel caso ancora irrisolto della scomparsa e morte di Liliana, trovata priva di vita il 5 gennaio 2022, a poca distanza dalla sua abitazione di Trieste. Il materiale, custodito fino a oggi nell’ombra, è riemerso nell’ultima puntata di Quarto Grado e potrebbe rivelarsi cruciale per capire cosa è davvero accaduto a quella donna gentile e riservata che amava correre e fotografare la vita.
Secondo le ricostruzioni, fu lo stesso marito, Sebastiano Visintin, a consegnare i cinque hard disk a un amico fidato, pochi giorni dopo la scomparsa della moglie, il 14 dicembre 2021. “Mi disse che erano pieni di foto personali e che non voleva finissero in mani sbagliate”, ha raccontato l’uomo. Ma cosa temeva davvero Sebastiano?
La cartella ‘Modigliani’ e i sospetti di Claudio Sterpin: “Ci controllava da tempo”
All’interno dei dispositivi sono emersi scatti del 2003: Liliana e Claudio ritratti insieme durante eventi sportivi organizzati dal Marathon, l’associazione presieduta dallo stesso Sterpin. Proprio lui, in diverse interviste, aveva più volte insinuato che Visintin potesse aver spiato Liliana per anni: “Credo controllasse anche il suo telefono. Ci osservava, eccome se lo faceva”, ha dichiarato.
In un’altra cartella intitolata “Bella vita cellulare”, è stato trovato anche un video del tuffo di Capodanno del 2013, in cui Claudio appare in costume e accappatoio tra i partecipanti al tradizionale bagno a Barcola.
Oggi, con la riapertura dell’inchiesta e l’indagine per omicidio a carico di Visintin, quei file potrebbero diventare prove. E la cartella chiamata come un artista famoso per i volti malinconici sembra assumere una simbologia inquietante. Era solo gelosia? O qualcosa di molto più oscuro si celava dietro quel bisogno ossessivo di conservare ogni immagine?