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Il segreto che il mio cane teneva nascosto… e che mi ha cambiato la vita

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Per settimane, ogni mattina era la stessa scena: carote rosicchiate, lattughe strappate, fagioli spezzati. Ero convinta che fosse colpa di qualche volpe o animale del bosco. Avevo persino montato una videocamera e delle luci con sensore di movimento, pronta a smascherare il colpevole.

Ma la verità… mi ha lasciata senza fiato.

Tutto è cominciato una mattina, quando Runa, la mia cagnolina, non si è presentata per colazione. Da quando aveva perso l’ultima cucciolata, era cambiata. Più solitaria, più silenziosa. Aveva smesso di giocare, di rincorrere le ombre. Passava le giornate nel fienile, lontana da tutto.

Quella mattina, qualcosa dentro di me mi ha spinta ad andare a cercarla.

Apro la porta del fienile. Polvere nell’aria, silenzio. Poi, un suono sottile. Un lamento. Mi avvicino a una pila di vecchie scatole e la vedo: Runa, rannicchiata, protettiva. E tra le sue zampe… due minuscoli coniglietti. Occhi chiusi, corpicini tremanti.

Li stava allattando. Come se fossero suoi.

Dietro una scatola, un altro dettaglio. Un ciuffo di pelo rosso. Un coniglio adulto, ormai morto, probabilmente la loro madre. Forse era lei a rubare dal mio orto. E ora non c’era più.

Runa aveva trovato i cuccioli. E aveva deciso di salvarli.

Nei giorni successivi, ho portato acqua, cibo, una coperta. I coniglietti crescevano, Runa li accudiva. Alla seconda settimana, saltellavano già in giro, seguiti da lei come da una vera mamma.

Quando erano pronti, se ne sono andati. Runa non ha pianto. Non li ha seguiti. Aveva fatto il suo dovere.

Ora dorme ai piedi del mio letto. È ancora indipendente, ma diversa. Come se sapesse qualcosa che noi dimentichiamo troppo spesso: che l’amore non ha regole. E che famiglia non è solo chi ci somiglia… ma chi scegliamo di proteggere.

E ogni tanto, quando sento un fruscio nell’orto o intravedo un lampo rosso tra gli alberi, non mi arrabbio più.

Sorrido. E ringrazio il destino per quel piccolo miracolo nascosto dietro una pila di scatole.

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