Ilona Staller fa arrestare il figlio dopo la denuncia per minacce con il taser

Ilona Staller si è resa protagonista di una vicenda alquanto clamorosa visto che ha fatto una denuncia che ha portato all’arresto di suo figlio Ludwig Koons, un fermo dovuto ad alcuni retroscena familiari che l’ex Cicciolina ha reso noti rivolgendosi ai carabinieri. Infatti l’ex attrice hard si è rivolta agli uomini dell’arma della stazione La Storta, di Roma, per segnalare le minacce fatte dal figlio: stando alle sue dichiarazioni Ludwig Koons l’avrebbe minacciata con una pistola elettrica, trattasi di un taser.

Il giudice del tribunale di piazzale Clodio ha così confermato lo scorso 27 giugno il fermo nei confronti del giovane per l’accusa di detenzione di arma illegale, a cui si è aggiunto anche il divieto di dimora a Roma. Ludwig Koons è stato sottoposto a misura di custodia cautelare con l’accusa di possesso illegale del taser, aggravata dal suo uso minaccioso nei confronti della madre con lo scopo di estorcerle del denaro.

Ilona Staller fa arrestare il figlio dopo la denuncia per minacce con il taser

Dopo aver ascoltato la testimonianza di Ilona Staller e ricevuto il mandato di arresto i carabinieri hanno arrestato Koons dopo averlo intercettato in un bar vicino alla sua abitazione, e la pistola elettrica è stata rinvenuta su di un tavolino del locale. La pistola elettrica infatti si considera a tutti gli effetti un’arma propria per questo per il suo possesso è richiesto un porto d’armi.

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Nel tentativo di difendersi con le autorità, il giovane ha negato di aver minacciato la madre: “È falso. Io e mia madre abbiamo dei battibecchi, ma non l’ho mai minacciata con il taser. Lo giuro. È una cosa che non mi appartiene. Il taser ritrovato? Me lo ha regalato un mio amico, non dovevo fare male a nessuno. E non sapevo fosse illegale”. Già nel 2010 il figlio di Ilona Staller, ancora minore, venne denunciato con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale, in quanto si era opposto alla perquisizione nell’abitazione dove viveva con la madre, che venne a sua volta segnalata alla procura di Roma per aver impedito l’operato dei carabinieri.

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