Un riavvicinamento inaspettato
Dopo mesi di relazioni tese e critiche dirette all’operato di Benjamin Netanyahu, il conflitto tra Israele e Iran ha dato luogo a un esito sorprendente: un rinnovato dialogo tra Francia e Israele. Venerdì sera, il presidente Emmanuel Macron ha preso una posizione netta a favore dello Stato ebraico, dichiarando che Parigi sarà parte attiva nelle operazioni di tutela e sicurezza.
Una mossa che potrebbe cambiare profondamente gli equilibri geopolitici in Medio Oriente e riplasmare le relazioni tra Europa e Israele. “Abbiamo le capacità per farlo”, ha affermato Macron dall’Eliseo, precisando però che la Francia non intende partecipare ad azioni militari offensive. Il suo intervento, ha spiegato, sarà esclusivamente difensivo, con l’obiettivo di arginare il conflitto e non di alimentarlo.
La posizione francese non rappresenta un appoggio incondizionato all’attuale governo israeliano, ma si configura piuttosto come una reazione alla minaccia rappresentata da Teheran. Macron ha infatti indicato chiaramente l’Iran come uno dei principali responsabili dell’instabilità che affligge la regione.
La risposta di Israele
Le parole del presidente francese non sono passate inosservate a Gerusalemme. Joshua Zarka, rappresentante diplomatico israeliano in Francia, ha espresso grande soddisfazione: “Le affermazioni di Macron sono particolarmente apprezzate e dimostrano che, nonostante le divergenze recenti, il legame tra i nostri Paesi resta solido”.
Negli ultimi tempi, infatti, i rapporti tra Parigi e Tel Aviv erano stati messi alla prova da tensioni crescenti, legate soprattutto alla gestione della crisi a Gaza e alle questioni legate ai diritti umani.
L’ombra del nucleare iraniano
Tuttavia, dietro al sostegno francese si cela una preoccupazione di portata ben più ampia: quella legata alla possibilità che l’Iran sviluppi armamenti nucleari. Macron non ha usato mezzi termini: “Se l’Iran dovesse acquisire armi atomiche, le conseguenze si estenderebbero non solo al Medio Oriente, ma anche all’Europa e all’intero equilibrio internazionale”.
Da qui, il rinnovato appello del presidente francese alla ripresa urgente dei colloqui sul programma nucleare iraniano, definito una questione cruciale e di sopravvivenza per la sicurezza globale. Contestualmente, l’Eliseo ha annunciato l’intensificazione del dispositivo Sentinelle, per rafforzare la difesa contro possibili attentati sul suolo francese, oltre ad un incremento delle misure di sicurezza per ambasciate, cittadini e militari francesi attivi nell’area.
L’avvertimento di Teheran
Non si è fatta attendere la replica di Teheran. Secondo le dichiarazioni riportate dall’agenzia Reuters, che cita fonti governative iraniane, la Repubblica Islamica avrebbe lanciato un chiaro avvertimento a Stati Uniti, Francia e Regno Unito: qualora decidessero di fornire supporto militare a Israele, le loro basi e navi nell’area mediorientale potrebbero diventare obiettivi diretti.
Un monito che aggrava ulteriormente una situazione già esplosiva e conferma come il confronto tra Israele e Iran non sia più una questione circoscritta, ma un conflitto con potenziali implicazioni globali per tutto l’Occidente.