Torino. Non ci sta. Gisella Valenza, in nome delle donne che rappresenta, dice NO e sporge denuncia. Junior Cally querelato con Amadeus e la dirigenza Rai. Un atto doveroso, secondo la signora Valenza, nei confronti di chi, con i suoi testi, istiga alla violenza sulle donne.
“Oltraggio alla morale, violazione della Costituzione “, sono alcune delle accuse della presidentessa dell’ Associazione “Italia Donne” nei confronti di Junior Cally e chi ne consente la libera espressione, ne è complice.
La denuncia non risparmia il conduttore del Festival di Sanremo 2020 che ha voluto il rapper sul palco dell’Ariston. Insieme alla dirigenza Rai che ha consentito e confermato la presenza di Junior Cally.
Dopo l’annuncio della sua presenza all’edizione del 2020 della rassegna canora più popolare e seguita in Italia, è scoppiata una vera bagarre.
Si sono mobilitate addirittura 29 parlamentari della Repubblica censurando i testi delle canzoni del rapper, offensivi contro le donne e contenenti incitamenti alla violenza.
E, naturalmente, anche sui social il dibattito è molto acceso e continuerà sino a che le luci dell’Ariston non si saranno spente.
Mara Maionchi, popolare esperta di musica e giudice di Italia’s got talent prende nettamente posizione contro Junior Cally affermando:
“Non capisco perché uno così vuole andare nel cuore del nazional-popolare, è completamente fuori luogo”.
A buttare benzina sul fuoco, alimentando ulteriori polemiche, è Dagospia.
Secondo il sito in questione, Amadeus avrebbe sostenuto la presenza del rapper romano in contrapposizione alla presenza di Giuseppe Povia, giudicato un artista sovranista e legato a posizioni conservatrici.
Sempre secondo Dagospia un altro artista vicino a posizione “nordiste” come Davide Van De Sfross sarebbe stato escluso dall’Ariston.
Dal canto loro i sostenitori di Cally, tra i quali Amadeus stesso, prendono per oro colato quello che il cantante ha pubblicato sui social poche ore fa.
Una sorta di scusa pubblica riguardo certi testi legati ad un periodo della sua vita ormai appartenente al passato.
Poi, senza togliere l’ormai famosa e criticata maschera, il rapper afferma:
“Vado a Sanremo perchè le sfide difficili le ho sempre amate. Il brano che porto è ”Folle”, brano antipopulista e ultra rap.”
Che abbiano ragione quindi coloro che vedono nella presenza di Cally una scelta anche di natura politica?
Le parole della canzone del rapper, presentata in anteprima, sembrano lasciare pochi dubbi.
“Dovrei puntare il dito contro
E fare il populista
Non fare niente tutto il giorno
E proclamarmi artista
No no grazie”
Come sono lontani i tempi di “Finché che la barca va”! Com’è lontano il bel canto, il rispetto, la decenza. E la dignità.
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