Kasia Smutniak dura contro il patriarcato: “Tocca ai maschietti un mea culpa generale. Tutte le donne subiscono violenze”

Anche Kasia Smutniak ha espresso la sua opinione sul patriarcato e la violenza contro le donne, durante il talk show In altre parole di Massimo Gramellini, le parole dell’attrice hanno scatenato discussioni e polemiche. La Smutniak, senza mezzi termini, ha affermato: “Ogni donna, me compresa, subisce violenze. Se non ancora, è questione di tempo”. Le sue parole arrivano in un momento di forte tensione sociale, in seguito all’omicidio di Giulia Cecchettin, e durante una manifestazione femminista contro il governo e la situazione in Israele.

Nel talk di Massimo Gramellini, l’attrice ha puntato il dito contro il mondo maschile esclamando con convinzione: “Adesso tocca ai maschietti, un mea culpa generale può essere qualcosa. Io non conosco una donna, me compresa, che non abbia subito violenze. E se non le ha subite è solo questione di tempo”.

Kasia Smutniak, le sue parole contro il patriarcato

La sua generalizzazione ai microfoni di In altre parole – tutti gli uomini sono violenti e tutte le donne hanno subito violenze – ha destato commenti critici. Ma nel suo intervento Kasia Smutniak si è concentrata sul tema del patriarcato: “Io non posso proprio pensare che siamo nel 2023 e ci stiamo chiedendo del senso della parola patriarcato, se esiste o se non esiste. Noi questi discorsi li abbiamo già fatti, li abbiamo fatti all’interno di relazioni familiari tra donne che si tramandano il sapere, tra le amiche e poi non conosco una donna, me compresa, che non ha subito subito delle violenze, fisiche, psicologiche, economiche di qualsiasi tipo. Non conosco una donna che conosce una donna che non le ha subite”.

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L’attrice nel suo intervento ha sottolineato l’urgenza di affrontare il tema del patriarcato nel 2023, denunciando l’esistenza di violenze fisiche, psicologiche ed economiche subite dalle donne. Queste dichiarazioni, sebbene mirino a sollevare consapevolezza, hanno generato un dibattito sull’accuratezza e l’universalità delle sue affermazioni. La situazione è divenuta simbolo di una più ampia discussione sulla violenza di genere e sui diritti delle donne nella società moderna.

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