“Sono stato io a speronare l’auto in cui viaggiava Lady Diana…” La svolta clamorosa sull’incidente della principessa che ad anni di distanza continua a presentare lati oscuri e misteriosi.
Le rivelazioni dell’uomo che si dichiara responsabile sono raccolte nel libro Diana Case solved, pubblicato da un giornalista investigativo e un ex poliziotto. Dalle pagine del lavoro di Colin Mc Laren e Dylan Howard emerge che la Mercedes sulla quale viaggiavano Lady Diana e Dodi Al Fayed, fu speronata nel tunnel dell’incidente.
A distanza di tanti anni da quella notte del 31 agosto 1997 una voce ammette: “Sono stato io a tamponare la macchina della Principessa Diana.”
Chi è quest’uomo, e come mai è rimasto sempre nell’ombra?
Andiamo con ordine.
Raccogliendo indiscrezioni che parlavano di tracce di vernice bianca sulla carrozzeria della macchina sulla quale viaggiavano Lady Diana e Dodi, i due autori del libro hanno scoperto una verità taciuta per molti anni.
A parlare è Le Van Thanh , un uomo di origine vietnamita, allora poco più che ventenne, che ammette di aver speronato l’auto di Diana.
Si dichiara pronto oggi a parlare con gli investigatori di Scotland Yard, anche se teme per la sua vita.
Pochi istanti dopo il tragico incidente, nel quale l’allora trentaseienne Lady Diana perse la vita, sembra che la polizia francese lo avesse dissuaso dal testimoniare alle autorità britanniche.
“Mi dissero: Se confessi di essere stato tu a speronare l’auto potresti correre seri rischi”, riferisce Van Thanh ai due giornalisti autori del libro.
Oggi Van Thanh è un culturista, e si dice pronto a fornire la sua testimonianza per riaprire il caso del tragico incidente della principessa. Quello che ancora rimane avvolto nel mistero è il motivo per il quale nessuno ha voluto capire da quest’uomo come andarono realmente le cose.
Perché quella Uno bianca non venne mai sequestrata? Perché Van Thanh non venne mai convocato?
Nasconde forse qualcosa anche questo misterioso vietnamita emerso come dall’ombra a più di 20 anni dal fatale incidente?
Dalla residenza Windsor non trapela alcun commento ufficiale. Che la Principessa Diana non fosse amata dalla famiglia reale è cosa risaputa, ma fare luce sulla sua morte rappresenta un atto di umanità e giustizia.
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