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L’appello di 100mila medici al governo: “Ecco come sconfiggere il Coronavirus”

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Si invoca un trattamento precoce per fermare il decorso dell’infezione da Covid-19 verso la malattia conclamata, nell’appello di 100mila medici al governo.

La lettera è indirizzata al ministro Roberto Speranza. Ma anche ai governatori delle Regioni ed ai presidenti degli Ordini dei Medici. Il punto centrale del documento è la cura precoce dei malati.

Per evitare la polmonite interstiziale bilaterale. Che causa il ricovero in rianimazione. Nell’appello di 100mila medici al governo si legge:

“Siamo un gruppo di circa 100.000 medici, di tutte le specialità e di tutti i servizi territoriali e ospedalieri sparsi per tutta Italia, nato in occasione di questa epidemia che da quasi 2 mesi ormai, sta scambiando informazioni sull’insorgenza della malattia causata dal Coronavirus, sul come contenerla, sul come fare, a chi rivolgersi, come orientare la terapia, come e quando trattarla”.

Il loro obiettivo è offrire un valido aiuto per sconfiggere il virus. Conoscendo la patogenesi della polmonite. Il Covid-19 provoca una cascata infiammatoria attraverso l’iperstimolazione di citochine.

Che diventano tossiche per l’organismo. Quindi si verifica un’anomala aggressione dei tessuti vascolari. Con fenomeni trombotici e vasculite in vari distretti anatomici.

 

appello di 100mila medici al governo

I punti centrali dell’appello di 100mila medici al governo

Chi ha firmato l’appello, per un totale 100mila medici, invoca maggiori misure di protezione. Nella lettera si chiede di rafforzare il territorio. Perché è il punto debole del Servizio Sanitario Nazionale.

Con l’ausilio di squadre speciali USCA in tutte le Regioni. Affidandosi anche a terapie off label. Alcune autorizzate dall’AIFA.

I medici infatti sono convinti della validità di un intervento immediato. Così da inibire la malattia. E debellare anche la pandemia. La strategia migliore è quella di puntare sulle esperienze cliniche. Per superare gli ostacoli di tipo burocratico.

L’appello dei 100mila medici al governo sollecita le istituzioni a far agire i medici in modo attivo. Per non vanificare gli sforzi fatti col distanziamento sociale. Si teme infatti una seconda ondata di ricoveri di malati.

Che sono in attesa dei tamponi. Infatti si sottolinea:

“La mappatura di questi pazienti, asintomatici o paucisintomatici, e di tutti i familiari dei casi conclamati è oltremodo indispensabile per non incorrere in un circolo vizioso, con ondate di ritorno dei contagi appena finirà il lockdown”.

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