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Laura Pausini, la replica alle critiche dopo l’attacco choc: “Adesso basta, questo è il vero motivo per cui non ho cantato Bella Ciao”

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Laura Pausini travolta dalle polemiche per essersi rifiutata di cantare Bella Ciao, in occasione di una sua ospitata in un programma sulla tv spagnola, ha deciso di esporsi per difendere la sua libertà di scelta. La cantante romagnola dopo essere stata presa di mira sui social, non solo da utenti italiani, ha deciso di motivare le ragioni per cui ha deciso di non intonare l’inno dei partigiani nel corso dello show televisivo sulla tv spagnola El Hormiguero.

Nel rompere il silenzio, la cantante ha giustifico il suo rifiuto di intonare Bella Ciao, sostenendo che è una canzone politica e per questa ragione non voleva trasmettere un messaggio in tal senso. Dopo una copiosa pioggia di critiche sui social, Laura Pausini ha spiegato che si è voluta sottrarre dalla diffusione di una possibile propaganda politica. Con un post affidato a Twitter, l’artista di fama internazionale ha precisato che il suo ‘no’ all’inno dei partigiani, canzone simbolo della lotta contro il fascismo, non aveva alcuna presa di posizione.

Nel suo tweet, la Pausini ha ribadito: “Non canto canzoni politiche, né di destra né di sinistra. Canto quello che penso della vita da 30 anni. Che il fascismo sia una vergogna assoluta sembra ovvio a tutti. Non voglio che nessuno mi usi per propaganda politica. Non inventare ciò che non sono”. La cantante che ha precisato di non voler veicolare in nessun modo un messaggio di tipo politico, pur condannando severamente il fascismo, si è ritrovata al centro delle discussioni social, avversata e difesa dagli utenti famosi e no.

Laura Pausini, replica alle feroci critiche

Anche il mondo politico si è espresso su tale polemica rivolgendo all’artista delle sanguinarie stilettate come quella sferrata dalla deputata socialista Adriana Lastra, che ha commentato: “Rifiutarsi di cantare una canzone antifascista dice molto della signora Laura Pausini e niente di positivo”. Invece Matteo Salvini, le ha rivolto parole di stima. Mentre il deputato socialista del Parlamento Europeo Iban Garcia ha tuonato contro la romagnola, accodandosi alle critiche feroci: “Né con i democratici, né con i nazisti. Uguale”.

Laura Pausini replica

Laura Pausini ha deciso di ritornare sulla vicenda commentando sempre sui social: “Vorrei esporre il mio punto di vista dopo le polemiche di questi giorni. In una situazione televisiva estemporanea, leggera e di puro intrattenimento, ho scelto di non cantare un brano inno di libertà ma più volte strumentalizzato nel corso degli anni in contesti politici diversi tra loro. Come donna, prima che come artista, sono sempre stata per la libertà e i valori ad essa legati”.

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Aborro il fascismo e ogni forma di dittatura. La mia musica e la mia carriera hanno dimostrato i valori in cui credo da sempre. Volevo evitare di essere trascinata e strumentalizzata in un momento di campagna elettorale così acceso e sgradevole, purtroppo non è stato così. Rispetto il mio pubblico e continuerò a farlo, con la libertà di scegliere come esprimermi” – così ha concluso la sua arringa difensiva la cantante romagnola finita nella bufera.

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