È accaduto a Villa Mercedes, una cittadina nella provincia argentina di San Luis. Veronica Acosta, una donna senza precedenti penali, si è ritrovata improvvisamente con 500 milioni di pesos argentini (circa 400mila euro) accreditati sul conto. Attendeva i consueti 8.000 pesos di mantenimento per i figli, ma per un errore informatico del governo ha ricevuto un bonifico da capogiro. Convinta fosse un regalo inaspettato, ha iniziato a spendere.
Acquisti di ogni tipo: elettrodomestici, televisori, un’automobile, bonifici a conoscenti. In pochi giorni, la somma è quasi sparita. Quando l’amministrazione si è accorta dell’errore, ha bloccato i conti e aperto un’indagine. Ma i soldi erano già stati in gran parte utilizzati.
Oltre a Veronica, sono finite sotto accusa altre cinque persone ritenute complici. Tutti ora sono formalmente imputati per frode ai danni dello Stato. Secondo il legale della donna, Hernan Echevarria, si tratta di individui “umili, senza intenzioni criminali”, coinvolti loro malgrado in un errore istituzionale.
Il giudice ha ordinato la restituzione immediata del denaro e fissato una cauzione da 30 milioni di pesos (oltre 23mila euro) per evitare l’arresto. Il 90% della somma è stato recuperato, ma la cifra richiesta resta fuori portata per la donna. “Non sapevo da dove arrivassero quei soldi – ha dichiarato Veronica ai media – ho pensato fosse un segno, un aiuto per tirare avanti”.
Un errore dello Stato, un gesto dettato dalla disperazione e una conseguenza giudiziaria pesantissima: la storia di Veronica Acosta ha sollevato un acceso dibattito in Argentina tra giustizia, responsabilità e umanità.
🧨 SAN LUIS: LE DEPOSITARON $510 MILLONES POR ERROR, LOS GASTÓ Y AHORA PODRÍA IR PRESA
Verónica Acosta esperaba la cuota alimentaria.
Recibió por error $510.000.000 del Gobierno provincial.
En 48 horas, gastó parte del dinero en comida, electrodomésticos y ayudas a familiares. pic.twitter.com/lJAPnfigwo— Radio 10 Mar del Plata 105.5 | Miramar 101.7 📻| (@radio10mdq) May 23, 2025