Littizzetto punge Meloni: il commento che nessuno si aspettava

Luciana Littizzetto ha dedicato il suo consueto monologo satirico a Giorgia Meloni durante l’ultima puntata di Che tempo che fa, andata in onda domenica 2 febbraio.

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Con il suo stile pungente e ironico, la comica torinese ha affrontato alcuni dei temi politici più caldi del momento, tra cui il caso Almasri e l’iscrizione della premier nel registro degli indagati. Il pubblico in studio ha accolto le sue parole con risate e applausi, mentre il conduttore Fabio Fazio ha seguito con attenzione il suo intervento.

La satira di Littizzetto è partita con una serie di appellativi scherzosi rivolti a Meloni: “Er Meloni, premiato premier, sfondatrice di tetti di cristallo, viaggiatrice indefessa su Meloplano”. Con questi giochi di parole ha ironizzato sul percorso politico della Presidente del Consiglio e sulla sua presenza costante sulla scena internazionale. Subito dopo, la comica ha toccato la questione giudiziaria, facendo riferimento alla recente iscrizione di Meloni nel registro degli indagati, spiegando al pubblico la differenza tra un avviso di garanzia e un semplice atto dovuto.

“Un atto dovuto, comunicato con grande garbo da un Procuratore che infatti si chiama Lo Voi? Lo voi o non lo voi? Certo che lo voi…”, ha detto Littizzetto, strappando risate al pubblico. Il riferimento, con il suo classico gioco di parole, era diretto al Procuratore della Repubblica Francesco Lo Voi, il quale ha gestito la vicenda giudiziaria che ha coinvolto la premier.

Ma il monologo della comica non si è fermato qui. Littizzetto ha poi toccato il rapporto tra Meloni e Romano Prodi, ironizzando sulla distanza politica tra i due. “Per te che frequenti quella banda di svitati sopra le righe, lui al confronto è come una tisana al pino mugo”, ha dichiarato, dipingendo l’ex premier come una figura moderata e rassicurante rispetto ai toni accesi della destra attuale.

Uno dei passaggi più forti del monologo è stato quello in cui Littizzetto ha parlato della sicurezza nazionale e della gestione del caso Almasri, il detenuto rilasciato che ha generato numerose polemiche. La comica ha elencato alcuni dei criminali italiani più noti per sottolineare l’apparente incongruenza della vicenda:

“Donato Bilancia criminale in galera. Leoluca Bagarella criminale in galera. Totò Riina supercriminale in galera. Almasri criminale a casa. Non senti che stona?”.

Con questa battuta, Littizzetto ha voluto evidenziare quello che, secondo lei, è un cortocircuito nella gestione della giustizia e della sicurezza da parte del governo, puntando il dito contro le contraddizioni delle politiche adottate.

Il monologo si è concluso con una riflessione più ampia sulle scelte politiche della Presidente del Consiglio, toccando anche il tema dell’immigrazione e dei rapporti internazionali. L’intervento ha acceso il dibattito sia in studio che sui social, confermando ancora una volta il ruolo di Che tempo che fa come uno dei principali spazi televisivi in cui la satira politica incontra il grande pubblico.

Luciana Littizzetto, con il suo stile irriverente e la sua capacità di cogliere le contraddizioni del potere, ha messo in scena un monologo destinato a far discutere, dimostrando ancora una volta quanto la satira possa essere uno strumento potente per riflettere sulla politica e sulla società italiana.