Dopo giorni di speculazioni, Lorenzo Biagiarelli, influente food blogger, ha interrotto il suo silenzio. Attraverso un post che sicuramente susciterà dibattiti, ha preso posizione su due controversie che lo hanno visto protagonista. Recentemente, Biagiarelli è stato al cuore di un’attenzione mediatica non voluta, trovandosi impelagato nelle vicende tragiche che hanno coinvolto Giovanna Pedretti, rinomata ristoratrice scomparsa in circostanze misteriose.
La difesa di Biagiarelli su due fronti controversi
Fuggendo dalla tempesta di attenzione, il partner di Selvaggia Lucarelli si è eclissato dalle scene pubbliche, scegliendo di non apparire neppure in noti programmi televisivi. Tuttavia, il sereno sembra tornato e Biagiarelli ha scelto di condividere sul suo spazio Instagram un’analisi dettagliata degli avvenimenti recenti.
In mezzo alla tragedia- Il mondo del giornalismo e della ristorazione è stato scosso dalla perdita di Giovanna Pedretti. Il suo destino ha generato un vortice di speculazioni e accuse, in particolare nei confronti di Selvaggia Lucarelli, celebre giornalista, e Biagiarelli stesso. La controversia ha avuto origine quando Biagiarelli ha messo in luce alcune incongruenze in una recensione negativa riguardante il locale di Pedretti, che denigrava gruppi vulnerabili come la comunità LGBT e le persone disabili.
La reazione di Pedretti alla recensione e il conseguente dibattito su piattaforme social hanno attirato un’attenzione indesiderata sulla coppia. Dopo la tragica notizia del decesso di Pedretti, Lucarelli e Biagiarelli sono stati rapidamente sommersi da un’ondata di attacchi virtuali e insulti.
Il caso Rummo – Il secondo argomento affrontato da Biagiarelli riguarda il caso del pastificio Rummo e la visita di Matteo Salvini, che ha innescato un’accesa discussione sulla provenienza del grano utilizzato nella pasta italiana. Il blogger ha aspettato che la polemica si placasse prima di esprimere la sua opinione.
Con un post incisivo, Biagiarelli ha chiarito la situazione del grano usato da Rummo, spiegando come la produzione nazionale di grano non sia sufficiente a soddisfare il fabbisogno dell’azienda. La sua conclusione è chiara: non c’è motivo valido per boicottare il pastificio per l’uso di grano estero.
“La visita di Salvini al pastificio Rummo ha reso noto a tutti (non che fosse un segreto) che quella pasta è prodotta anche con grano d’importazione. Ma è un buon motivo per boicottarla? Spoiler: no.“
Mentre la comunità online continua a dibattere e a formarsi opinioni, Biagiarelli ha deciso di raccontare la sua verità, difendendo la propria integrità e quella dei suoi cari, e chiarire un malinteso che riguarda un prodotto italiano di eccellenza. Con questi interventi, cerca di riportare equilibrio e ragionevolezza in una narrazione che, troppo spesso, è vittima dell’impulsività del web.