Mahmood al David 2024 con Tuta Gold, ma scoppia la polemica: “Che c’entra col cinema?”

Al David di Donatello 2024, Mahmood ha scelto di onorare Federico Fellini, ma non tutti sono rimasti colpiti positivamente. Quest’anno, la serata ha preso una piega inaspettata subito dopo l’omaggio al grande regista, con la scelta del cantautore di presentarsi in “Tuta Gold“.

Polemica al David 2024 per Mahmood con Tuta Gold

Il palcoscenico del Teatro 5 di Cinecittà si è acceso con un tributo a Fellini, mostrando immagini del regista e della sua musa, Sandra Milo.

Questo momento è stato seguito da una performance di danza, curata dal coreografo Luca Tommassini, che ha introdotto il tema della serata. Nonostante l’intensità e la cura nell’omaggio, l’arrivo di Mahmood sul palco ha suscitato diverse reazioni.

Indossando completamente il bianco, Mahmood si è unito ai ballerini, offrendo una performance che ha lasciato il pubblico senza parole, sia in sala che a casa. Tuttavia, non appena Carlo Conti ha elogiato la sua presenza scenica, citando il suo potenziale cinematografico, Mahmood ha risposto con umorismo:

“Mi ricordo che da piccolo davanti allo specchio del bagno facevo The Mask, non so se possa aiutare”.

La polemica non si è fatta attendere. Molti si sono chiesti: “Tutto molto bello ma perché Mahmood?” e “Che c’entra ai David di Donatello, era una colonna sonora di qualche film…? Ridicoli”. Altri commenti erano simili: “Io amo Mahmood ma non capisco perché metterlo in apertura dopo l’omaggio a Fellini, boh”, e ancora:

“Nulla contro Mahmood ma che c’azzecca col cinema e soprattutto con Sandra Milo?”

Questa è la domanda che rimane: “Cosa c’entra con il cinema?” La presenza di Mahmood, nonostante sia amata da molti, ha evidenziato una frattura tra le aspettative del pubblico e le scelte artistiche degli organizzatori. Nonostante le polemiche, la serata è proseguita, lasciando dietro di sé un misto di emozioni e discussioni che si sono riversate sui social media e oltre.