GF Vip. La manager di Dayane Mello grida al complotto contro la modella: “Alfonso Signorini devi dire la verità”, accusa furiosa

Quando ormai il GF Vip è agli sgoccioli, continuano a sorgere polemiche, e tra gli ultimi polveroni innescati si devono segnalare le accuse mosse dalla manager di Dayane Mello.

Dopo i ripetuti scontri con Rosalinda Cannavò, che hanno gettato ombre sull’amicizia delle due, negli ultimi giorni la modella brasiliana è sembrata sempre più isolata.

La morte del fratello e le dinamiche dentro la Casa hanno provocato nella Mello degli scossoni, che hanno avuto il loro apice nel crollo psicologico della gieffina.

Per tutelare l’immagine della sua assistita è intervenuta anche la sua manager, che si è detta stanca del trattamento riservato alla Mello.

Prendendo la parola in una storia su Instagram, la manager della modella brasiliana ha avanzato una richiesta alla produzione del GF Vip, ed anche ad Alfonso Signorini.

La manager di Dayane Mello fa sentire la voce via social

Con decisione la manager di Dayane Mello via social ha lanciato una sorta di appello alla ricerca della verità, scrivendo sul suo Instagram:

“Grande Fratello domani sera fate vedere tutto quello che la gente dice alle spalle di Dayane, visto che (s)parlano di lei h 24”.

Inoltre la manager di Dayane Mello ha aggiunto con tono risentito:

“Non è giusto mostrare solo cose dette da Dayane e mai nulla detto dagli altri concorrenti.

Ha subito un lutto da poco e la state facendo passare come un mostro, esponendola a un ulteriore stress psicologico assurdo!

Spero che domani mostrate tutto perché la verità è un’altra. E te Grande Fratello lo sai molto bene. Due pesi e due misure! Adesso basta, è ora di mostrare tutto!”.

Nelle sue parole si legge un’evidente accusa mossa direttamente al Grande Fratello, secondo la quale la modella brasiliana sarebbe oggetto di attacchi dentro la Casa, da parte degli altri vip, ma questi non vengono mostrati dalla produzione del reality.

Dunque la manager di Dayane Mello ha chiesto a gran voce che la verità venga rivelata, nel nome della trasparenza e di un equo trattamento.