La virologa Maria Rita Gismondo nel suo intervento su Affari Italiani ha analizzato il contesto attuale del Covid, segnalando la sua contrarietà alla vaccinazione per i bambini della fascia 5-11 anni approvata dal ministero della Salute ed in programma prima di Natale. La direttrice del laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano si è detta contraria alla vaccinazione dei più piccoli adducendo due valide ragioni.
“Al momento non credo che i dati a nostra disposizione giustifichino questo tipo di vaccinazione, per almeno due motivi: in quella fascia di età la severità della malattia e la mortalità è quasi pari a zero. Peraltro, sappiamo che l’immunità di gregge non sarà mai raggiunta, quindi il rapporto rischio/benefici ad oggi non sembra giustificarne la vaccinazione” – questo il suo punto di vista.
Nel corso della sua dissertazione, Maria Rita Gismondo ha ribadito il fatto che i pazienti Covid rappresentano ancora una criticità per il sistema sanitario, per poi rilevare un’altra problematica di cui spesso non si parla: la mancata assistenza sanitaria dovuta alla pandemia agli altri malati, invocando una maggiore comunicazione a proposito delle altre problematiche che assillano la sanità.
Criticando la martellante attenzione per il Covid, la virologa ha sottolineato come altre patologie da quasi due anni sono passate in secondo piano: “E i malati oncologici? E chi soffre di problemi cardio-respiratori e di tanti altri problemi? Sono ancora migliaia di interventi chirurgici restano in lista di attesa. Ora stanno finalmente riprendendo molte chemioterapie, dopo che alcune sono state addirittura sospese. C’è l’assoluta necessità di garantire da parte dello Stato pari attenzione. Bisogna rassicurare la gente e dirle che riavrà la sanità totale, non solo Covid”.
L’esperta al termine della sua analisi ha segnalato come la sanità italiana si ritrova a fare i conti con delle grosse criticità dovute alla paura di molti pazienti di recarsi in ospedale per via della pandemia ed alla sospensione dei servizi ordinari.
Uno scenario che ha avuto un impatto infausto facendo registrare un aumento del 20% della mortalità cardiovascolare e di quella generale, a cui si aggiungono gli effetti nefasti relativi ai dati oncologici in particolare in riferimento alle cure dei tumori del seno e del colon-retto con un aumento dell’1% dei decessi per queste die patologie. “Siamo di fronte a un’altra pandemia di cui nessuno parla”: così ha chiosato Maria Rita Gismondo illustrando il quadro della sanità italiana.
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