Maurizio Mannoni, ex conduttore di Linea Notte ha condiviso le sue riflessioni sull’azienda di Viale Mazzini e sull’apparente omogeneizzazione dei suoi contenuti. Il giornalista ha recentemente condiviso le sue riflessioni sull’azienda di Viale Mazzini e sulle sue trasformazioni parlandone apertamente in un’intervista rilasciata a La Repubblica.
Mannoni ha espresso la sua preoccupazione per l’attuale direzione aziendale nella televisione di Stato, sottolineando un’apparente omogeneizzazione dei contenuti: “Da spettatore, trovo difficile riconoscere il servizio pubblico di oggi”. Il suo è un pensiero condiviso da molti che si chiedono cosa stia realmente accadendo alla televisione pubblica.
Maurizio Mannoni ha trascorso 15 anni come conduttore di Linea Notte, un programma di Rai3 ora guidato da Monica Giandotti. Durante il suo periodo lontano dalla televisione, ha osservato una crescente delusione e disimpegno da parte del pubblico. Il giornalista ha inoltre dichiarato che i recenti cambiamenti abbiano eroso l’identità di molti programmi. “In passato, alcuni spazi venivano preservati. Rai 3, nonostante le sfide, ha continuato a esistere. Ma ora, cosa rimane?”, si chiede.
Addio alla Rai, la critica mossa da Maurizio Mannoni
Il giornalista è stato molto critico e non è stato di certo diplomatico nel ricercare responsabilità, infatti ha sottolineato che la Rai ha il dovere di offrire una varietà di prospettive e più voci per un confronto onesto ed oggettivo, ma poi ha apertamente dichiarato che teme che questo impegno stia svanendo.

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