In questo momento così drammatico, un medico di 85 anni, Giampiero Giron, noto anestesista padovano si è visto richiedere dalla sanità del Veneto la disponibilità a tornare in sala operatoria. Così ha dato il proprio consenso per tornare in corsia e dare una mano nel corso dell’emergenza Coronavirus. Questo medico di 85 anni vanta una carriera costellata da traguardi importanti per questo è considerato un “mito vivente”. Perché ha contributo a fare la storia della medicina italiana.
Nato a Padova e cresciuto a Venezia, laureato nel 1961. Giampiero Giron, che a dicembre compirà 86 anni, è professore emerito dell’Università di Padova. Tra le tappe chiave della carriera si segnala la sua presenza come anestesista il 14 novembre del 1985. Infatti è stato lui ad addormentare Ilario Lazzari, il primo trapiantato di cuore in Italia. Giron in quell’occasione si è trovato in sala con il cardiochirurgo Vincenzo Gallucci.
Il noto medico di 85 anni è anche il fondatore dell’Istituto di anestesiologia e rianimazione dell’ateneo patavino. Inoltre Giampiero Giron è direttore sanitario dell’ospedale Villa Salus di Mestre. Nel 2010 ha concluso la professione da docente. Dopo la pensione, considerata dal medico di 85 anni una “morte civile”, qualche volta entra in sala operatoria per coprire qualche buco in organico. In alcuni casi sono i pazienti che richiedono di essere addormentati da lui.
Per quanto riguarda il suo ritorno in corsia, per affrontare una nuova sfida, si dice pronto ma non spaventato dal rischio. Visto che i soggetti più a rischio di sviluppare complicanze dovute al Coronavirus sono gli anziani. Il medico di 85 anni afferma di essere in buone condizioni di salute e non ha alcun timore, nonostante sappia che le epidemie sono difficili da affrontare. Ma allo stesso tempo il noto anestesista crede che con l’aumento delle temperature il virus subirà una riduzione della sua aggressività.
Nonostante sia un medico di 85 anni è pronto a dare sostegno ai suoi colleghi per fare fronte al numero elevato di pazienti colpiti da Coronavirus. Un primario padovano gli ha chiesto se fosse pronto a ritornare in corsia in caso di necessità. Così da quel giorno si è reso disponibile e vive con il telefonino sempre a portata di mano, pronto ad andare in ospedale.
Giampiero Giron si dice pronto ad indossare il camice in questa situazione di emergenza sanitaria per il Paese, con medici ed infermieri paragonati a degli eroi. L’anestesista padovano è abituato agli orari di lavoro interminabili, ricorda infatti che dopo la laurea, nell’orario di servizio c’era scritto: “Tanto quanto necessario”. Si tratta di una professione che porta a sacrificarsi per salvare delle vite. Ma il medico di 85 anni non rivolge un appello agli altri specialisti in pensione affinché seguano il suo esempio e tornino in corsia, consapevole del fatto che la medicina sia una vocazione. Non si può costringere chi non ha voglia ad entrare in una sala operatoria. Essere medico per lui è un dovere a prescindere dall’età.
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