Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace, è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione, ma con la pena sospesa, dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria. Questa sentenza rappresenta un cambiamento significativo rispetto alla decisione precedente del Tribunale di Locri, che aveva condannato Lucano a 13 anni e due mesi di carcere. Lucano era stato accusato di una serie di reati gravi, tra cui associazione a delinquere, peculato, truffa, abuso d’ufficio e falso. Tuttavia, la Corte d’Appello ha assolto Lucano da quasi tutte queste accuse, marcando un punto di svolta nel suo caso giudiziario.
L’ex sindaco ha espresso il suo sollievo per la nuova sentenza, descrivendola come la fine di un incubo, ribadendo la sua innocenza e sottolineando di non aver commesso i reati di cui era stato accusato. Nel commentare la sentenza l’ex sindaco di Riace ha detto: “Mi hanno contestato reati che non ho commesso. Ho sempre messo l’anima nel mio lavoro per rappresentare la Calabria al meglio, cercando di cambiare l’immagine che da sempre vede la mafia legata alla regione. Questa è capace di rispondere con fraternità agli immigrati che fuggono dalla guerra, dalla povertà e dai drammi”.
Mimmo Lucano parlando ai giornalisti ha confermato che dopo la sentenza con cui ha evitato la condanna ad un anno e sei mesi di reclusione è uscito finalmente fuori da un incubo. Anche gli avvocati di Lucano hanno espresso la loro soddisfazione per la riduzione della pena, hanno sottolineato l’assoluzione dell’ex sindaco dalle accuse di associazione a delinquere e altri reati, affermando che è stata fatta giustizia.
Durante il processo, i legali hanno evidenziato quello che consideravano un accanimento nei confronti di Lucano e uno stravolgimento dei fatti, attribuibile ad un uso distorto delle intercettazioni. “Il fatto non sussiste per quanto riguarda associazione a delinquere e gli altri reati. È stata fatta giustizia nei confronti di un uomo che ha sempre lavorato per il bene di Riace” – questo il commento dei legali.
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In sintesi, la sentenza della Corte d’Appello rappresenta un cambiamento radicale rispetto alla condanna iniziale. Lucano è stato assolto da quasi tutte le accuse e ha ricevuto una pena sospesa per la condanna residua, segnando un momento di sollievo e di giustizia per l’ex sindaco e i suoi sostenitori.
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