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Morgan sindaco di Milano: “Mi piacciono le sfide ed ho accettato la proposta di Vittorio Sgarbi”, ma già piovono le polemiche

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Marco Castoldi, in arte Morgan si candida a diventare sindaco di Milano intraprendendo una nuova avventura, ma non musicale.

Nei progetti futuri del cantante figura una sfida di natura politica, frutto di una proposta lanciata da un amico. Infatti Vittorio Sgarbi in vista delle elezioni comunali, ha sollecitato Morgan a candidarsi.

Così la città italiana, tra le più prestigiose da governare, potrebbe finire sotto la guida di un sindaco sopra le righe e mai visto prima.

Dopo aver incuriosito il mondo della musica e del gossip con le sue storie con Asia Argento, Jessica Mazzoli, Alessandra Cataldo, ora Morgan fa parlare di sé per la sua partecipazione alle elezioni comunali.

Di fatto, Morgan tenta la scalata a Palazzo Marino dopo aver accettato la proposta di correre per le elezioni. Una candidatura promossa da Vittorio Sgarbi, a sua volta candidato come sindaco di Roma.

Ecco come il critico d’arte, dal carattere irascibile, ha spiegato la sua proposta:

“Gli ho chiesto se preferiva fare il sindaco a Milano o a Napoli e lui ha scelto Milano”.

Vittorio Sgarbi quindi sosterrà con la sua lista Rinascimento la candidatura di Morgan a sindaco della città di Milano.

Morgan si candida a diventare sindaco di Milano

Morgan si candida a diventare sindaco di Milano

Nel corso di un’intervista a Un Giorno da Pecora su Radio 2, Morgan ha illustrato quali sono i punti essenziali del suo programma, spiegando inoltre la sua candidatura.

Ha detto di aver accettato la proposta di Sgarbi perché:

Mi piacciono le sfide e amo la mia città. La proposta mi è arrivata a tarda notte.

La lista crescerà molto, mi piacerebbe avere con me uomini intelligenti. Ad esempio il professor Alberoni, così come Eugenio Finardi”.

Poi Morgan ha aggiunto: Eviterei di distruggere gli apparati della cultura riducendoli in ginocchio: i luoghi della cultura, dal teatro al cinema non possono avere le difficoltà che stanno avendo.

E non è solo un problema di Covid, in Italia si andava già in quella direzione. Dobbiamo valorizzare tutta l’arte che abbiamo”.

“Sono di formazione libertaria… né di destra né di sinistra”, rivela il cantante

Nel corso del suo intervento al programma Un Giorno da Pecora, Morgan ha rivelato di non  sentirsi parte di uno schieramento politico definito. Infatti il cantante ha rivelato:

“Sicuramente più di sinistra che di destra, ma non mi piace fare questo ragionamento.

Sono di formazione libertaria, più vicino alla sinistra, ma non è destra né sinistra. Non mi riconosco in questo stile di democrazia, non mi piace, è un sistema che non mi interessa […].

Vedo più le persone che gli schieramenti, oggi i partiti non è che siano proprio portatori di ideali. Non si può credere in un partito come ai tempi di Berlinguer e Almirante”.

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