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Morte di Giulia Cecchettin: La Sorella Elena Esprime la Sua Rabbia sui Social

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La tragica scomparsa di Giulia Cecchettin ha lasciato un vuoto incolmabile, scuotendo profondamente la comunità e soprattutto la sua famiglia. Giulia, una giovane di 22 anni, è stata tragicamente strappata alla vita, presumibilmente per mano del suo ex fidanzato, Filippo Turetta, attualmente irreperibile. In questo momento di dolore inenarrabile, la sorella di Giulia, Elena, si è espressa con forza e commozione sui social media.

Elena, attraverso i suoi post, ha condiviso il suo amore incondizionato per Giulia, ma anche la sua indignazione per l’atroce destino che ha colpito la sorella. Ha scritto parole toccanti: “Rest in power, I love you” (“Riposa in potere, ti amo”), accompagnando il messaggio con una tenera immagine delle due sorelle. Anche il fratello Davide ha rotto il silenzio, dedicando a Giulia un messaggio straziante: “I love you susumina”.

In un post particolarmente potente, Elena ha espresso il suo disprezzo per l’immagine stereotipata del “bravo ragazzo”, incapace di fare del male, sottolineando come questa percezione possa essere tragicamente fuorviante. Ha citato le parole di Cristina Torres Càceres: “Se domani sono io, se domani non torno, mamma, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima”. Queste parole risuonano come un grido di dolore e di rabbia per tutte le donne vittime di violenza.

Elena ha anche condiviso un messaggio inquietante nelle sue Instagram stories: “‘Se domani non torno a casa distruggete tutto’. Prevedibile dalla descrizione di quel bravo ragazzo, troppo bravo: non farebbe male neanche a una mosca. Certo, a una mosca no. Ma a una donna, beh, quella è tutta un’altra questione“. Poi ancora: “Quindi è stato il vostro bravo ragazzo“. I suoi post online non sono terminati qui, dato che ne ha proposti almeno altri due nel momento in cui vi stiamo scrivendo.

La psicologa Flaminia Bolzan ha ipotizzato che la causa dell’omicidio potrebbe essere stata la paura di Filippo di essere definitivamente abbandonato da Giulia, che si stava preparando a continuare i suoi studi in un’altra città. Questa terribile vicenda ha sollevato interrogativi profondi sulla natura delle relazioni e sulle dinamiche di potere e controllo che possono degenerare in tragedie.

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