La tragedia del Natisone ha colpito profondamente la comunità, specialmente la famiglia di Patrizia Cormos, una giovane di 20 anni.
La mamma di Patrizia, Mihaela, ha dichiarato:
“Nel telefono di mia figlia è documentato tutto fino all’ultimo minuto, anche il comportamento di chi guardava dal ponte”.
Patrizia è stata trascinata via dalla piena del Natisone insieme agli amici Bianca Doros e Cristian Molnar, i cui corpi sono stati ritrovati nel fiume.
I genitori di Patrizia hanno riavuto il cellulare della figlia, che contiene ancora i video e le foto degli ultimi istanti. La mamma di Patrizia ha detto:
“Vogliamo la verità, che si faccia chiarezza su quanto accaduto”.
Il telefono custodisce non solo gli ultimi drammatici istanti nel fiume, ma anche foto di bei momenti e video insieme alla sua famiglia. Questi ricordi sono preziosi per mamma Mihaela, che aspetta di trovare la forza di guardare i filmati degli ultimi attimi prima della piena del fiume.
Il giorno della tragedia, Patrizia aveva allertato i soccorsi prima di essere trascinata via dalla corrente impetuosa dell’acqua. Il dispositivo è stato ritrovato durante le ricerche e consegnato alla Procura per le verifiche sulle tempistiche dei soccorsi.
La mamma di Patrizia ha dichiarato:
“Nel suo telefono c’è tutto. Ci sono le 4 telefonate, le foto e i video. Quando è arrivata sulla spiaggetta, alle 13.18, ha fatto una foto. Ci sono immagini che mostrano tutto e fino all’ultimo. Anche la gente che era sul ponte. Si potevano salvare. Questi ragazzi sono stati lasciati lì da soli. Quando l’hanno trovata aveva ancora addosso i suoi braccialetti e i suoi anelli. Adesso li portiamo io e l’altra mia figlia. Ci danno la forza per andare avanti e ci fanno sentire Patrizia sempre vicina”.
Mihaela ha anche commentato la proposta di una statua commemorativa dell’abbraccio dei tre ragazzi fatta dal sindaco di Premariacco:
“Non mi dispiaceva l’idea, forse non è stato il momento adatto per proporla. È una tragedia che ha distrutto tre famiglie. Sarebbe stato meglio fare una statua di chi li salva con un lieto fine”.
Tra Mihaela e Patrizia c’era un rapporto speciale. Mihaela ha spiegato:
“Tra noi c’era un rapporto bellissimo. Ero molto giovane quando Patrizia è nata, condividevamo tutto e di tutto si parlava. Ogni giorno mi diceva: ‘ti amo, ti voglio bene’. Ci piacevano le stesse canzoni, aveva tanti amici e tutti le volevano bene”.
Descrive Patrizia come una ragazza premurosa, che rispondeva sempre a messaggi e telefonate. Tranne quel giorno.
Mihaela ricorda con dolore il momento in cui ha provato a chiamare Patrizia:
“Sapevo che era via con gli amici e non volevo disturbarla troppo. Alle cinque ho provato a chiamarla ma non rispondeva, poi alle sei mi hanno chiamata per dirmi cosa era successo”.
La storia di Patrizia Cormos e dei suoi amici rimarrà una tragica memoria nella comunità. La famiglia spera di ottenere chiarezza e giustizia per quanto accaduto, conservando nel cuore i ricordi felici di una vita spezzata troppo presto.
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