“Non so se tornerò”. È sempre Cartabianca, Mauro Corona gela il pubblico: “Vergognoso”

Nell’ultimo episodio di “È sempre Cartabianca”, il noto programma di dibattiti politici trasmesso su Rete 4, Mauro Corona ha fatto un passo indietro, scusandosi per le parole pronunciate nella puntata precedente.

Mauro Corona gela i fan con un annuncio sconvolgente

Durante quella serata, frustrato da un problema tecnico che aveva impedito un collegamento fluido con lo studio, l’alpinista e scrittore aveva esclamato:

“Io sono stanco, licenziate questi inetti. Stiamo qui a perdere tempo perché non arriva la voce”

Corona ha immediatamente chiarito di non aver mai inteso chiedere il licenziamento di nessuno, spiegando che le sue parole erano da intendersi come una battuta provocatoria, una reazione istintiva agli inconvenienti del momento.

“Intanto volevo scusarmi perché nell’altra puntata, infastidito dalla mancanza della sua voce, ho detto come una battuta ‘licenziateli’… Ma scherziamo? Chiedo scusa, non licenzierei mai nessuno”, ha dichiarato all’inizio dell’intervista con la conduttrice Bianca Berlinguer.

La discussione ha anche toccato temi più ampi legati alla libertà di espressione in televisione, con Corona che ha espresso la sua frustrazione per come spesso le parole vengano strumentalizzate.

“La mia era una battuta provocatoria, ma figuriamoci se voglio che siano licenziati gli operai, la gente, le maestranze… perché ormai in televisione – infatti non so se farò un’altra stagione – non si può più dire nulla che viene catturata la tua affermazione e usata in maniera oscena, vergognosa”

Anche Bianca Berlinguer ha preso parte alle scuse, riconoscendo la possibilità di malintesi in diretta televisiva e sottolineando che nessuna delle parti aveva intenzioni negative.

“È stato giusto fare questa precisazione, perché è vero che possono capitare degli inconvenienti tecnici fastidiosi, ma sono certa che lei non aveva alcuna intenzione di dire questo. Anche io ho sbagliato a non intervenire subito e dire ‘Vabbè, non ne parliamo neanche'”