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Omicidio di Giulia Tramontano, Impagnatiello parla durante il processo. “Chiedo scusa per tutto”

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Poche ore fa è avvenuto il tanto atteso processo ad Alessandro Impagnatiello, il giovane di 30 anni e ex barman, che porta sulle spalle l’accusa atroce di aver tolto la vita alla sua fidanzata, Giulia Tramontano, e al loro figlio non ancora nato. Giovedì 18 gennaio 2024, la Corte d’Assise di Milano è diventata il palcoscenico di un dramma che ha visto l’imputato presenziare con la testa china, scortato dagli agenti, sotto gli occhi di una sala gremita e di una famiglia in lutto.

Omicidio di Giulia Tramontano: svolta drammatica in Aula

Impagnatiello è chiamato a rispondere di omicidio aggravato, un’accusa che si tinge dei colori più foschi: premeditazione, crudeltà e il tradimento sentimentale, culminato in un gesto tanto efferato quanto inconcepibile. L’eco del suo atto, eseguito con 37 coltellate, si propaga tra le mura del tribunale, mentre emergono dettagli ancor più inquietanti sul suo comportamento pregresso, un oscuro presagio di tragedia.

Nell’aria densa di tensione, alcuni familiari di Giulia Tramontano, tra cui la sorella e i genitori, hanno scelto di abbandonare l’aula non appena l’imputato ha iniziato a parlare. Un silenzio carico di dolore e rifiuto. Ma cosa ha detto Impagnatiello? Con le lacrime ha rotto il silenzio:

“Ho chiesto la parola unicamente perché ci sono tante persone a cui devo delle scuse. Devo delle scuse principalmente a Giulia e alla sua famiglia… Mi giungerà per sempre inspiegabile la mia disumanità… Quel giorno anche io me ne sono andato perché anche se sono qui a parlare, non vivo più… Le mie più eterne scuse. L’unica cosa che faccio alla sera è sperare di non svegliarmi più al mattino”.

Parole pesanti, che riecheggiano nell’aula come un lamento, in cerca di un perdono che, forse, non arriverà mai. La difesa di Impagnatiello punta su una perizia psichiatrica che potrebbe alleggerire la sua posizione, ma di fronte a un atto così atroce, le speranze sembrano labili.

Omicidio di Giulia Tramontano, Impagnatiello confessa durante il processo. La sorella non ci sta: "Hai pianificato tutto"

Le parole della sorella di Giulia Tramontano

E il pubblico? Diviso tra chi cerca giustizia e chi, forse, una traccia di umanità in un mare di orrore. Restano in attesa i carabinieri della Sezione Omicidi, i custodi silenziosi di verità ancora da svelare, mentre il processo si appresta a proseguire, con una comunità ancora scossa e una famiglia che cerca risposte. Intanto, la sorella di Giulia non ci sta:

“Effimero tentativo di insinuare un blackout di ‘una notte’. La tua crudeltà e disumanità si sono protratte per 6 mesi in cui hai avvelenato mia sorella e mio nipote, premeditando la loro morte. Puoi averlo dimenticato tu o i tuoi consiglieri, non io”

Come si dipanerà la vicenda? In molti si chiedono se la giustizia saprà trovare il suo corso in una storia segnata da così profondo dolore e rabbia. Per ora, resta solo il viso di un uomo, l’eco di un pentimento e la memoria di Giulia, una vita spezzata troppo presto.

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