Nell’ambito televisivo di Otto e mezzo, si è svolto un acceso dibattito tra Massimo Cacciari e Marco Travaglio, figure di spicco nel panorama mediatico italiano: il fulcro della discussione ruotava attorno alle politiche implementate da Giuseppe Conte e dal Movimento 5 Stelle. Cacciari ha espresso forte critica verso il reddito di cittadinanza ed il Superbonus, definendoli “tecnicamente delle sciagure” per come sono stati realizzati, ha lamentato la distribuzione di fondi per vari progetti, ponendo l’accento sulla necessità di una gestione più oculata delle risorse.
In risposta, Travaglio ha difeso l’importanza del reddito di cittadinanza, sottolineando come molti cittadini abbiano beneficiato di tale iniziativa. Il dibattito si è poi spostato sul Superbonus, con Massimo Cacciari che ha evidenziato come tale iniziativa abbia creato numerosi posti di lavoro e contribuito alla riduzione delle emissioni di CO2. Tuttavia, ha sollevato dubbi sulla reale efficacia di alcune misure, come la ristrutturazione delle facciate degli edifici.
Otto e mezzo, nervi tesi tra Massimo Cacciari e Marco Travaglio
Travaglio, da parte sua, ha cercato di distinguere tra le diverse iniziative legate ai bonus, sottolineando l’importanza di non generalizzare. “Io parlo della politica dei bonus!” – ha incalzato il suo interlocutore il filosofo, alludendo al fatto che il “contismo” possa trovare in Travaglio il suo principale suggeritore. “Non mi preoccupa il fatto che in 10 mesi non ne abbiano azzeccata una – queste le parole del direttore -, ma il fatto che non vedo il presupposto per cui nei prossimi 4 anni ne possano azzeccare una. Non ci vedo un progetto, questi demoliscono ma non ci mettono niente”. Un commento a cui Cacciari ha reagito accasciandosi sulla sedia, con scoramento.
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Travaglio ha espresso preoccupazione per l’attuale direzione del governo, sottolineando l’assenza di un progetto chiaro e coeso. Nel corso del dibattito che si è snodato tra i due ospiti di Otto e mezzo, Cacciari ha mostrato crescente sfiducia, riflettendo sulla complessità delle questioni discusse.
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