Lunedì di Pasquetta, all’interno della cappella di Casa Santa Marta, è arrivato l’annuncio ufficiale della scomparsa di Papa Francesco. A comunicarlo è stato il cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa:
“Alle 7:35 del 21 aprile, il Santo Padre Francesco ha lasciato questo mondo per tornare alla casa del Padre. La sua vita è stata una continua testimonianza di amore per il Vangelo, per la Chiesa e per gli ultimi. Con fede profonda, coraggio e umiltà, ha indicato al mondo la via dell’amore e della giustizia.”
La Santa Sede ha diffuso il calendario ufficiale delle celebrazioni funebri. Mercoledì 23 aprile, il corpo del Pontefice verrà trasferito da Casa Santa Marta alla Basilica di San Pietro. Come da sue volontà, sarà adagiato in una bara di legno semplice, internamente rivestita di zinco. Non saranno presenti né il pastorale né un catafalco, in linea con il suo desiderio di sobrietà.
A partire da mercoledì mattina fino a venerdì sera, i fedeli potranno rendere omaggio al Papa durante la camera ardente allestita all’interno della Basilica. Il Santo Padre giace con un rosario tra le mani, indossando la casula rossa – simbolo del martirio – il pallio e la mitra bianca.
La mattina di sabato 26 aprile, alle ore 10:00, si terrà la Messa esequiale sul sagrato della Basilica di San Pietro. La funzione sarà presieduta dal Decano del Collegio Cardinalizio e vedrà la partecipazione di delegazioni da ogni parte del mondo, insieme a capi di Stato e rappresentanti religiosi di diverse fedi.
Al termine della celebrazione, il corteo funebre accompagnerà il feretro fino alla Basilica di Santa Maria Maggiore, dove verrà sepolto secondo le sue disposizioni, in una tomba sobria tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza.
La traslazione del corpo, prevista per le ore 9:00 di mercoledì, sarà aperta da una preghiera guidata dallo stesso cardinale Farrell. Il feretro attraverserà Piazza Santa Marta e Piazza dei Protomartiri Romani, entrando poi nella Basilica di San Pietro dalla porta principale. Qui, presso l’altare della Confessione, sarà celebrata una Liturgia della Parola, prima dell’apertura al pubblico.
Ma durante le prime ore di esposizione nella cappella privata di Casa Santa Marta, un dettaglio ha attirato l’attenzione di molti fedeli e osservatori: una vistosa macchia scura sullo zigomo sinistro del volto del Pontefice. Un’immagine che ha fatto il giro dei media, sollevando domande e preoccupazioni.
A fornire una spiegazione è stata la dottoressa Sabrina Anticoli, neurologa e Responsabile della Stroke Unit presso l’Ospedale San Camillo di Roma, intervistata da Il Messaggero. Secondo la specialista, la macchia potrebbe essere il risultato di una “caduta da emiplegia mattutina”. Una condizione neurologica che comporta la paralisi parziale di un lato del corpo, spesso improvvisa, aumentando il rischio di cadute, specialmente al momento del risveglio.
Un dettaglio medico che, se confermato, aggiunge ulteriore umanità e fragilità all’ultimo capitolo terreno di un Papa che ha sempre voluto mostrarsi vicino, reale, profondamente umano.
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