La scienza parla chiaro: le persone che arrossiscono facilmente sono più generose e ispirano fiducia. Charles Darwin affermava che “arrossire è la più peculiare e più umana di tutte le espressioni”.
Chi arrossisce piace.
È un dato di fatto e la conferma scientifica non si è fatta attendere.
I ricercatori all’UC di Berkeley hanno stabilito che gli individui che arrossiscono e si imbarazzano facilmente, ispirano maggior fiducia. Inoltre sono visti come più generosi e affidabili. Gli studiosi hanno preso a campione circa 60 persone. A tutti loro hanno chiesto di ricordare momenti particolarmente imbarazzanti della loro vita e di raccontarli a telecamera accesa.
Alcuni hanno mostrato imbarazzo più di altri, arrossendo e adottando il tipico gesto di chi si vergogna: quello di guardare in basso coprendosi il volto.
Come ci si poteva aspettare, gli spettatori hanno mostrato un maggior grado di fiducia e di simpatia nei confronti delle persone più imbarazzate e il cui viso mostrava rossore.
Quello che è emerso in modo coerente e costante dai diversi studi condotti sull’argomento, è che le persone più inclini ad imbarazzarsi e ad arrossire, sono maggiormente predisposte alla solidarietà e all’integrazione e quindi ispirano sentimenti positivi nei loro confronti.
Viceversa, le persone che mostrano più sicurezza, orgoglio e capacità di avere atteggiamenti neutri riguardo particolari situazioni, hanno meno presa sugli altri e non ispirano sentimenti quali la tenerezza e la compassione.
Ma perché si arrossisce ?
Il dottor Edoardo Razzini, psichiatra e psicoterapeuta spiega:
“Il rossore al volto è una manifestazione fisiologica connessa a vari fattori: rialzo della temperatura ambiente, l’irradiazione solare, uno sforzo intenso (sì, anche “quel” piacevole sforzo…).
Talora può essere attivata da una forte emozione (più spesso vergogna o imbarazzo) che determina l’attivazione del sistema neurovegetativo e il conseguente afflusso di sangue ai capillari della epidermide del volto.
In questo caso si presenta, quindi, nella forma di una iperemia improvvisa che dà al viso una tinta accesa”, conclude il dottor Razzini.
Le persone che mostrano rossore e imbarazzo, mostrano il loro aspetto più umano, più sensibile.
Mostrare la propria vulnerabilità suscita sentimenti di comprensione, di benevolenza, di accoglienza.
Se poi si è in grado di saper ridere delle proprie gaffes o del proprio imbarazzo, ancora meglio!
Non interiorizzare la propria vergogna, non considerarla una forma di debolezza da estirpare, non danneggia la propria autostima e la propria sensibilità.
In conclusione, livelli moderati di vergogna sono una virtù.
L’imbarazzo è una firma emotiva e promuove la fiducia nelle relazioni personali, perché le persone imbarazzate sono viste dagli altri come più affidabili ed offrono maggiore probabilità di essere ottimi amici e partner ideali.
This post was last modified on 27 Aprile 2019 18:48
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