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Pippo Baudo, il commosso racconto del medico di famiglia: “Aveva un sogno nel cassetto”

Un ricordo sincero nel giorno dell’addio

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Nel momento del dolore per la perdita di Pippo Baudo, emergono parole cariche di affetto e memoria. A condividere uno spaccato inedito della vita del celebre conduttore è Antonio De Luca, medico e amico vicino alla famiglia, che ha voluto rivelare un desiderio mai realizzato del presentatore. “Credo che uno dei suoi sogni fosse fare una trasmissione con Arbore,” ha detto, ricordando con un sorriso: “Spesso mi diceva, ‘mi vedo da vecchio, seduto su una panchina con Renzo a progettare uno show’.”

Il legame speciale con Renzo Arbore

Un progetto mai concretizzato, ma che racconta la profondità dell’intesa e della stima tra Baudo e Arbore. Quest’ultimo, parlando con il Messaggero, ha rievocato l’ultima telefonata con l’amico, avvenuta appena venti giorni prima della sua scomparsa.

“È stato piuttosto frettoloso, io e Ugo Porcelli abbiamo intuito che le sue condizioni non erano buone. Speravamo che avesse trovato conforto nel suo albergo preferito a Riccione per Ferragosto… ma poi è arrivata la notizia che nessuno voleva sentire. Sapevamo che da tempo era costretto in casa, con difficoltà a camminare e problemi alla vista,” ha detto Arbore, lasciando intravedere un lento declino fisico che tuttavia non aveva intaccato la sua lucidità e carisma.

Il tributo commosso di Cristina Parodi

Oltre agli amici più vicini, anche chi non ha condiviso con lui l’intimità della vita quotidiana ha voluto rendergli omaggio. Tra questi, Cristina Parodi, che sui social ha espresso la sua gratitudine verso un uomo che ha incarnato un’epoca.

“Ci ha lasciati l’ultimo grande interprete di una televisione che oggi non esiste più. Quella dei grandi show, della professionalità autentica. Non credo di aver mai perso uno dei suoi Sanremo negli ultimi trent’anni. Il suo stile elegante e rispettoso, la sua precisione nel rispondere anche alle mie domande da giovane giornalista, resteranno per sempre impressi nella mia memoria.”

Un’eredità di autorevolezza e umanità

Per la Parodi, Baudo non era solo una figura storica della Rai o il recordman della TV italiana. Era soprattutto un modello di professionalità e integrità. “Non era solo il volto familiare della televisione pubblica, ma un vero professionista: scrupoloso, colto, curioso. In una parola: autorevole. La sua è una lezione preziosa, che non andrebbe dimenticata.”

Una memoria collettiva

Così, il lutto per la sua morte si fonde con i racconti personali, i sogni rimasti sospesi e le testimonianze di chi l’ha conosciuto o seguito per anni. Una trama di affetti e riconoscimenti che dipinge il ritratto di un uomo che ha segnato profondamente non solo il mondo dello spettacolo, ma anche il cuore di un intero Paese.

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