Il progetto di costruire un ponte sullo Stretto di Messina è stato a lungo dibattuto, ma recenti rivelazioni suggeriscono che potrebbe essere non fattibile.
Secondo documenti ufficiali, il ponte richiederebbe test su cavi di acciaio di dimensioni enormi, che sostengono i piloni principali. Tuttavia, come riportato dalla società Stretto di Messina, sarebbe necessario un macchinario grande quanto un campo da calcio e alto come un palazzo di cinque piani, una struttura che non è mai stata neppure progettata.
“Se non puoi testarlo, allora non puoi costruirlo” è l’opinione di molti esperti sul campo, confermando che il ponte, come progettato, non può essere costruito con le tecnologie attuali. Antonino Risitano, un professore esperto in costruzioni, ha sottolineato che l’equipaggiamento necessario per testare i cavi sarebbe di proporzioni colossali e la sua realizzazione richiederebbe anni di progettazione.
Nonostante l’entusiasmo di figure politiche come Matteo Salvini, che spinge per l’inizio dei lavori, i documenti del progetto indicano chiaramente le difficoltà tecniche, tra cui il rispetto dei cronoprogrammi, già ritardati di 120 giorni.
Il fascicolo del 2011 del progetto definitivo, scritto in inglese a differenza della maggior parte dei documenti, mette in luce i problemi unici legati alla costruzione del ponte. La struttura dovrebbe affrontare sfide aerodinamiche paragonabili a quelle di un’ala di aereo, esercitando una pressione enorme sui materiali, specialmente sui cavi portanti.
“Per verificare l’effetto dello scorrimento è raccomandata una prova di fatica sulla sella alla fase di progetto esecutivo, ma senza le attrezzature appropriate, questo test è impraticabile.”
Un altro aspetto critico è la leggibilità di alcuni documenti inviati al Ministero dell’Ambiente, con tabelle piene di caratteri senza senso, complicando ulteriormente la valutazione del progetto.
I cavi principali del ponte, elementi critici della struttura, sono di dimensioni impressionanti, con un diametro di 1,26 metri e una lunghezza di oltre 5,3 chilometri. Questi dettagli sottolineano la grandezza e la complessitĂ del ponte, paragonabile a quella di una nave da crociera per il peso totale dei cavi, che ammonta a 170.000 tonnellate.
Secondo il professore Risitano, l’attuale coefficiente di sicurezza scelto per i cavi è inadeguato per una struttura che oscilla dinamicamente. Durante i test, si è scoperto che i cavi potrebbero non sostenere le sollecitazioni previste, portando a potenziali disastri se anche solo uno dei cavi cedesse. “Se solo uno dei cavi cede, il ponte va giù come un fico secco,” ha spiegato Risitano.
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