Professore prende a mazzate due studenti di 15 anni: avevano lanciato petardi in classe

Un professore prende a mazzate due studenti finendo al centro di un caso spinoso dopo aver compiuto fuori dalle mura dell’istituto, in cui insegnava un’aggressione nei confronti di due suoi alunni di 15 anni. Un episodio che si è consumato in provincia di Brescia, dove il 59enne ha reagito con rabbia all’azione punitiva di alcuni suoi alunni. In base alla ricomposizione dei fatti, l’episodio che è costato un processo all’uomo si è verificato il giorno di carnevale di un anno fa, tra la notte del 14 ed il 15 febbraio, e si sarebbe trattata di una vendetta da parte dei suoi studenti.

L’uomo, secondo la ricostruzione fatta, dopo aver scoperto due adolescenti che stavano lanciando dei petardi nel giardino della palazzina dove abita si è arrabbiato così tanto da decidere di reagire. Il 59enne dopo aver afferrato una mazza da baseball è uscito di casa per mettersi sulle tracce dei ragazzini, che ha inseguito per strada, fino a quando i due non si sono rifugiati all’interno di una falegnameria, di proprietà del padre di un loro amico.

Il professore prende a mazzate due studenti dopo il lancio di petardi

Il docente non si è arreso, anzi ha deciso di andare alla carica con decisione contro gli adolescenti, e così dopo averli stanati dal loro nascondiglio li ha colpiti con violenza, sferrandogli diversi colpi, mentre i due hanno cercato di ripararsi il volto con le mani. Un pestaggio brutale che è costato caro soprattutto ad uno dei due 15enne che per le ferite riportate è stato ricoverato in ospedale per una settimana, per essersi procurato ben 27 punti di sutura alla testa, ed una prognosi di più di 40 giorni.

 

Per il professore, che insegnava in un istituto professionale della provincia di Brescia, che ha inseguito e preso a mazzate i due ragazzini utilizzando una mazza da baseball, la situazione si è complicata: è stato rinviato a giudizio. L’uomo accusato di lesioni aggravate per aver aggredito e ferito due suoi studenti, non solo è stato sospeso dalla scuola, per l’aggressione avvenuta non in orario scolastico, ma è finito anche sotto processo in attesa di essere giudicato.

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