Le recenti dichiarazioni di Massimo Galli, direttore delle Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, sulla situazione in Italia sono decisamente ottimistiche, rispetto al suo consueto approccio. In vista del prossimo autunno svestendo i panni da chiusurista, il professor Galli ha ammesso: “Non avremo la stessa situazione di un anno fa. Per nostra fortuna adesso abbiamo i vaccini, un anno fa non li avevamo”. Le sue previsioni su un risvolto positivo nei prossimi mesi di convivenza con il Covid fanno ben sperare gli italiani.
Il direttore delle Malattie infettive dell’ospedale Luigi Sacco di Milano, da quanto riferito da Il Fatto Quotidiano ha dichiarato: “Certo che non avremo la stessa situazione di un anno fa, quando la seconda ondata si rivelò poi drammatica tanto da condizionare le nostre esistenze per i mesi successivi”. Anche se il professor Galli condivide con i suoi colleghi le preoccupazioni sulla rapida diffusione della variante Delta, continua a ribadire che il solo mezzo per contrastare la propagazione del virus resta il vaccino. Massimo Galli ha rinnovato l’appello ad accelerare le vaccinazioni, rendendo le somministrazioni più rapide, dal momento che chi ha terminato il ciclo vaccinale anche se contagiato dal Covid, non si ammala gravemente.
Per evitare che anche in Italia la variante Delta dilaghi, l’esperto propone di fornire più indicazioni alla popolazione, in vista delle vacanze estive ma suggerisce anche dei controlli seri. “È chiaro che deve esserci un meccanismo premiale antipatico di per sé che consenta a chi è vaccinato o ha il tampone negativo di poter accedere al locale, mentre agli altri no. Per gli stadi, con la ripresa dei campionati a fine agosto, dovrà valere lo stesso sistema di regole. Idem per i concerti, eccetera”.
Il professor Massimo Galli nel corso dei suoi recenti interventi in televisione, e nelle ultime interviste, ha precisato che è necessario avere a disposizione più strumenti per registrare la risposta anticorpale ai vaccini. Si è riferito non solo ad anziani e malati, immunodepressi, per cui il vaccino non è efficace, ma anche a coloro che hanno ricevuto una sola inoculazione di siero in attesa della seconda dose. Questo perché si può rilevare un’assenza di risposta dopo la prima somministrazione, che anche dopo il richiamo non si verificherà.
Nel corso della sua ospitata alla trasmissione Agorà in onda su Rai 3, il professor Galli ha espresso le sue previsioni in vista dell’autunno, menzionando la possibilità di un nuovo lockdown: “A parte qualche disgraziata situazione locale in cui sarà necessario per fermare dei focolai, a livello nazionale credo francamente di no. Se riusciamo a essere rispettosi di qualche non proprio soffocante regola da qui all’autunno, la campagna vaccinale ci mette nelle condizioni di reggere l’impatto della variante Delta che giustamente preoccupa”.
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