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“Quello che mi è successo in autogrill…”: la confessione spiazzante di Pupo

Il cantautore toscano si racconta senza filtri

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Su Pupo si possono dire tante cose, ma di certo non che finga di essere diverso da ciò che è. Enzo Ghinazzi, questo il suo vero nome, ha costruito la propria carriera su una sincerità che non sempre è stata ben accolta, attirandosi anche critiche feroci. L’ultima rivelazione che ha lasciato di stucco molti, Alfonso Signorini incluso, arriva da una chiacchierata con La Repubblica, in cui a 69 anni ha deciso di mettere a nudo alcuni dei momenti più estremi della sua vita privata, senza censura, scavando nelle zone più oscure delle sue pulsioni.

I “tre demoni” di Pupo: musica, gioco e sesso

Il cantante ha raccontato dei suoi “tre demoni personali”: la musica, l’azzardo e la sfera sessuale. “Ho lasciato campo libero a questi tre aspetti di me”, ha spiegato, rivelando che se la musica è sempre stata fonte di gioia, il gioco lo ha portato sull’orlo del baratro, facendogli perdere cifre che stima in “3-4 milioni di euro”. Anche se da vent’anni è riuscito a uscire dal tunnel, confessa che la tentazione resta una sfida quotidiana. Il terzo demone, quello legato alla sessualità, lo ha spinto verso esperienze vissute senza regole, in modo compulsivo, “ovunque e con chiunque”. Tra i racconti più incredibili, uno avvenuto in un autogrill in Romagna dopo un incidente stradale, poco prima di una sagra di paese, con la moglie di un organizzatore che, a detta sua, era legato a una cosca criminale. Un episodio che, secondo Pupo, rappresenta la sua attrazione per il rischio, il motore che ha sempre alimentato le sue trasgressioni.

Oltre lo scandalo: la sua parte “nascosta”

Ma le rivelazioni di Pupo non si fermano alla cronaca scandalistica. Nel 2016 aveva già ammesso con naturalezza di percepire dentro di sé una “parte gay”. Aveva raccontato di aver amato una ragazza lesbica e di averla sostenuta in un percorso familiare complesso, citando anche la sorella lesbica della sua compagna Patricia e diversi collaboratori omosessuali con cui ha lavorato. “Non ho mai escluso che una parte di me potesse essere attratta dagli uomini”, ha dichiarato, precisando che, pur avendo vissuto relazioni fisiche anche con uomini e transessuali, la sua componente etero ha prevalso negli anni, senza che questo rappresentasse per lui un problema. “Tutti i ruoli possono essere bellissimi e stimolanti anche a livello fisico”, ha detto.

Quando Pupo si è innamorato di un uomo

Il momento più inaspettato arriva quando Pupo ammette di essersi innamorato di un uomo. Ha raccontato che cinque anni fa, ripensando al passato, ha realizzato di essersi preso una cotta per un fonico che lavorava con lui negli anni ’80, di nome Riccardo. “Era una vera e propria infatuazione”, ha confessato. “Gli scrissi anche una canzone. Sono eterosessuale, ma con lui scattò qualcosa che mi fece capire come l’amore non abbia barriere o etichette”.

Un messaggio di libertà e autenticità

Le confessioni di Pupo non sono semplici aneddoti provocatori, ma il riflesso di una visione della vita dove sentimenti, desiderio e trasgressione si intrecciano con la voglia di sentirsi vivi, senza doversi incasellare in definizioni preconfezionate. La sua è una testimonianza che lascia spiazzati, ma che offre uno sguardo sincero e senza filtri sulla complessità dell’animo umano, mostrando come anche nel caos delle sue contraddizioni, Pupo continui a restare fedele a se stesso, nel bene e nel male.

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