“Qui si può dire tutto!”. Domenica In: Mara Venier sferra un colpo dopo le polemiche – VIDEO

Nella puntata di ieri di “Domenica In“, andata in onda domenica 18 febbraio 2024, tutti avevano gli occhi puntati sulla presentatrice Mara Venier, in attesa di una sua risposta alle recenti critiche dopo il discorso divisivo sulla guerra.

Mara Venier non si trattiene: la sua frecciata a Domenica In post-polemica è da brividi

La settimana era stata segnata da dibattiti accesi a seguito di un annuncio controverso fatto da Roberto Sergio, l’amministratore delegato della Rai, e da un’interruzione di Dargen D’Amico su un argomento delicato come quello dell’immigrazione.

Nonostante le aspettative, Mara Venier non ha fornito una risposta diretta, ma ha fatto capire il suo punto di vista con una battuta molto chiara durante l’intervista con due ospiti musicali, Nek e Francesco Renga, freschi di Sanremo. Quando Renga ha guardato le sue foto d’epoca e ha commentato,

“Guarda i capelli, ce li avevo lunghi fino… al sedere, si può dire?”

Mara ha prontamente risposto con entusiasmo:

“Qui si può dire tutto!”

Polemiche a Domenica In

Questo commento ha scatenato l’ilarità del pubblico e un intermezzo musicale dell’orchestra, e Mara, ridendo, ha aggiunto:

“Me l’hai servita sul piatto d’argento”.

La trasmissione non si è fermata a questo. Più tardi, parlando di un vecchio aneddoto legato alla sua carriera e a una scommessa fatta con un produttore musicale, Renga ha detto:

“E prima di andare mi sono tagliato i capelli… Li avevo che mi arrivavano al cu*o!”

Ha poi ricevuto un incoraggiamento giocoso da parte di Mara, che ha detto:

“Dillo… Dillo!”.

Anche Nek ha avuto il suo momento quando ha parlato del suo rapporto con Maurizio Costanzo e del successo ottenuto grazie alla canzone “Se Telefonando“.

Quando Mara stava per intervenire, si è fermata dicendo: “Puoi fare e dire quello che vuoi, non voglio interromperti sennò dicono ‘non lo fa parlare'”, scatenando un’altra ondata di risate per il riferimento ironico e sottile alle accuse di censura che le erano state mosse.