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Razzo cinese, è allarme in Italia: “Fuori controllo, ecco dove e quando rischia di cadere”

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Si è rinnovata la condanna della comunità internazionale contro la Cina, dopo la notizia del razzo cinese fuori controllo che potrebbe cadere sull’Italia, si è così rinnovata la protesta per la nazione dell’Asia orientale per la sua condotta spregiudicata, che non tiene conto dei rischi. Secondo i calcoli degli esperti alcuni detriti del razzo cinese fuori controllo potrebbero abbattersi tra il 30 luglio ed il 1 agosto sulla Terra, e l’area di impatto potrebbe interessare anche il nostro Stivale.

Un’allerta che richiama alla mente quella sorta nel mese di maggio dello scorso anno, quando si era diffusa la notizia della caduta dello stadio centrale di un razzo cinese Long March 5B che avrebbe potuto arrecare seri danni in caso di impatto in centri abitati. In quella circostanza, i detriti del razzo cinese si sono abbattuti sul villaggio di Mahounou in Costa d’Avorio provocando danni a diverse abitazioni, ma non sono emersi dati su eventuali danni a persone.

La nuova preoccupazione riguarda il razzo Long March 5B lanciato dalla Cina lo scorso 24 luglio dallo spazioporto dell’isola meridionale di Hainan, per trasportare il modulo Wentian della stazione spaziale cinese Tiangong, che deorbiterà senza controllo per diversi giorni fino a quando non rientrerà nell’atmosfera terrestre: si prevedono quindi dispersioni di detriti. In base a quanto reso noto dalla Space Force degli USA, il rientro sulla Terra è atteso per domenica 31 luglio alle 07:30 GMT con un margine di errore di circa 22 ore (lunedì 1 agosto). Non si conosce quindi con precisione né l’ora del rientro dell’oggetto lanciato nello spazio, né l’area che sarà coinvolta dal suo schianto sul nostro pianeta, anche se gli esperti hanno analizzato la sua traiettoria.

Razzo cinese fuori controllo: scatta l’allerta in Italia

In base alle previsioni fatte dal Center for Orbital Reentry and Debris Studies (CORDS) della Aerospace Corporation, potrebbe essere coinvolta l’area compresa tra 41 gradi di latitudine nord e 41 gradi di latitudine sud, con presumibile interessamento dell’Italia centro-meridionale. Una conseguenza da ascrivere alla mancata attenzione da parte della Cina, che non segue le procedure standard che prevedono da parte degli ingegneri aerospaziali un rientro controllato degli stadi dei razzi lanciatori, in modo che una possibile pioggia di detriti possa finire in una sede sperduta, il Punto Nemo, situato in una remota zona dell’Oceano Pacifico il cosiddetto cimitero dei veicoli satelliti.

L’allerta sul razzo cinese fuori controllo non è passata inosservata visto che il suo stadio centrale ha un peso di 25 tonnellate: si ipotizza che i suoi grossi frammenti non subiscano il processo di ablazione nella fase di rientro in atmosfera.

Razzo cinese fuori controllo

Come segnalato da The Aerospace Corporation l’attrito con l’aria non è in grado di demolire l’intero stadio del razzo: “La regola generale è che il 20- 40% della massa di un oggetto di grandi dimensioni raggiunge il suolo, ma il numero esatto dipende dal design dell’oggetto. In questo caso, ci aspetteremmo da cinque a nove tonnellate (da 5,5 a 9,9 tonnellate)”. Si teme dunque che l’impatto dei detriti su un centro abitato possano creare danni ingenti ed anche vittime, inoltre si teme che il razzo possa contenere residui di propellente nocivo per l’ambiente e gli esseri viventi.

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