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Red Ronnie, la denuncia choc sul complotto del distributore di benzina: “Ma che ca**o te ne frega se faccio benzina o diesel?”. Il video diventa virale

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Il popolare critico musicale e conduttore radiofonico si è reso protagonista di una testimonianza diventata virale: Red Ronnie ha attirato l’attenzione del web dopo non aver gradito una domanda del distributore di benzina. Con la sua denuncia social, il critico musicale si è lamentato pubblicamente, sostenendo di non apprezzare le modalità con cui si fa rifornimento al self service, perché a suo dire si tratterebbe di una procedura con cui il distributore potrebbe rubare i suoi dati sensibili per poi tracciarlo.

Convinto di questo complotto che si celerebbe, secondo Red Ronnie, dietro alla domanda del distributore: “Fai Benzina o Diesel?”, lo speaker si è lamentato sui social, condividendo la sua tesi ed incuriosendo gli internauti con le sue argomentazioni, diventate virali sul web. In particolare ha spopolato in rete la denuncia fatta da Red Ronnie ed affidata ad un video, che ha fatto esplodere discussioni controverse su Twitter.

Le sue lamentele condivise da tanti utenti gli sono costate non solo critiche ma anche prese in giro, facendole diventare uno dei temi topic del popolare social network in cui si cinguetta. Il conduttore radiofonico dopo aver fatto benzina ad un distributore, che gli ha chiesto se dovesse erogare nell’auto benzina o diesel, ha deciso di condividere le sue opinioni affidate ad un video pubblicato sul suo canale Red Ronnie TV.

Red Ronnie la sua denuncia virale sul complotto del distributore di benzina

Red Ronnie complotto

Nel suo sfogo, il critico di musica ha fatto il resoconto dell’episodio che lo ha lasciato perplesso commentando: “Sono andato a fare benzina, diesel, ho messo la carta di credito e io avevo a disposizione solo una colonnina, quella 8. Quella prevede Benzina o Diesel, mi chiede: ‘Fai benzina o diesel?’. Che ca**o te ne frega? Hai il contatore dei soldi, io metto dentro…Semplicemente vogliono associare il mio numero di carta di credito alla macchina che ho. Mettendo diesel mi associano a diesel e vendono i miei dati. Capito come funziona? Siamo tutti per entrare nei loro algoritmi”.

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Ancora una volta lo speaker ha tirato in ballo ipotesi complottiste, come aveva fatto dichiarando la sua posizione no-vax, in questo caso invece ha insinuato un presunto comportamento disonesto da parte dei proprietari dei distributori, con cui estorcerebbero informazioni per rubare i dati degli automobilisti. Il video del critico musicale è diventato in breve tempo di tendenza su Twitter, infiammando un dibattito acceso tra gli internauti, che oltre a criticarlo si sono lasciati sfuggire anche qualche presa in giro con commenti ironici sul suo essere eccessivamente sospettoso.

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