A meno di un anno dalle elezioni regionali in Toscana, Eugenio Giani sembra già ben avviato verso un secondo mandato. I più recenti sondaggi sulle elezioni del 2025 lo vedono saldamente in testa, con una forbice compresa tra il 51% e il 55%, mentre il suo principale rivale, Alessandro Tomasi del centrodestra, si attesterebbe tra il 42% e il 46%.
Lo scenario delineato da Swg, in un’indagine condotta tra il 17 e il 23 settembre su un campione rappresentativo di 1.006 elettori, conferma l’orientamento già emerso in rilevazioni precedenti firmate Emg e Noto: la Toscana resta un territorio ben saldo nelle mani del centrosinistra.
Giani stacca Tomasi di dieci punti
Il sondaggio Swg assegna a Giani un risultato tra il 51% e il 55%, mentre Tomasi si collocherebbe tra il 42% e il 46%. La candidata indipendente Antonella Bundu oscillerebbe tra il 2% e il 4%. Anche considerando il margine di errore, pari a ±3,1%, il governatore in carica resterebbe comunque sopra la soglia del 50%, ipotecando una possibile vittoria al primo turno.
Fiducia e visibilità: il presidente uscente avanti
A livello di gradimento personale, Giani gode del 39% di fiducia da parte degli elettori, contro il 26% attribuito a Tomasi. Il divario si allarga ulteriormente sul fronte della notorietà: l’attuale presidente è conosciuto dall’84% dei cittadini, mentre il suo avversario è noto solo al 53%.
Preferenze di lista e rapporti di forza tra i partiti
Per quanto riguarda le intenzioni di voto alle liste, la coalizione di centrosinistra si collocherebbe tra il 51% e il 55%. Il Partito Democratico resta la forza trainante, con un consenso tra il 31% e il 35%, seguito da Alleanza Verdi e Sinistra (7,5-9,5%) e dal Movimento 5 Stelle (5-7%). La lista civica “Giani – La Casa riformista” raccoglierebbe tra il 4,5% e il 6,5%, un dato leggermente inferiore alle attese.
Sul fronte opposto, il centrodestra si fermerebbe tra il 43% e il 47%. Fratelli d’Italia continua la sua crescita, stimata tra il 25,5% e il 29,5%. La Lega, invece, accusa un calo vistoso, scendendo al 4-6% (contro oltre il 20% ottenuto nel 2020). Forza Italia mantiene una presenza costante, tra il 7,5% e il 9,5%. Le liste minori come “È Ora!” (1,5-3,5%) e “Noi Moderati – Civici per Tomasi” (0,5-2,5%) rischiano di non superare la soglia di sbarramento.
Il trend resta stabile
Anche altre rilevazioni confermano la tendenza: secondo Emg, Giani otterrebbe il 57,5% contro il 40,5% di Tomasi; Noto fornisce cifre analoghe, con Giani al 58% e il candidato del centrodestra fermo al 40,5%. Un quadro che, a dodici mesi dal voto, descrive una Toscana ancora a trazione progressista, anche se il centrodestra continua a lavorare per colmare il divario e trasformare la corsa in un confronto aperto.