Basta un attimo perché un pomeriggio di sole, tra giochi e risate, diventi il peggior ricordo di una famiglia. Il mare, il profumo della salsedine e il vento caldo sulla pelle sembrano promettere una giornata serena, finché un silenzio improvviso spezza l’aria, lasciando dietro di sé un vuoto impossibile da colmare. È ciò che è accaduto a Montalto di Castro, dove un momento di spensieratezza si è trasformato in tragedia.
Tra giochi di sabbia e secchielli colorati, Riccardo si divertiva insieme ai suoi fratellini, ignaro che quel tunnel che stava scavando per gioco sarebbe diventato una trappola mortale. Un passatempo comune, quello di creare gallerie nella sabbia, che in pochi istanti si è trasformato in un incubo quando le pareti si sono richiuse, inghiottendolo senza lasciare traccia in superficie. “Non si vedeva più nulla”, hanno raccontato i presenti, increduli davanti a una sabbia così compatta da nascondere ogni segno del piccolo.
Il tunnel era stato scavato sulla spiaggia libera, non lontano dal camping California. In quel momento, i fratellini si erano allontanati per giocare altrove, mentre il padre, stanco, si era seduto a riposare. È stato solo quando si sono accorti che Riccardo non era più visibile che l’allarme è scattato. A rompere il silenzio è stata la voce innocente del fratellino: “Riccardo è sotto”. Parole che, all’inizio, sembravano impossibili da credere, ma che hanno spinto tutti a scavare nel punto giusto.
Padre, bagnanti e bagnini hanno iniziato a scavare con le mani, sotto un sole implacabile, in una lotta disperata contro il tempo. Quaranta minuti di scavi e speranze, nella speranza di rivederlo vivo, fino al momento in cui il corpo di Riccardo è riemerso, facendo calare sulla spiaggia un silenzio che ha fermato ogni rumore.
Dettagli ancora più dolorosi hanno reso questa tragedia ancora più difficile da accettare: sembra che Riccardo avesse difficoltà a vedere, una condizione che potrebbe avergli impedito di liberarsi da solo in quei drammatici istanti. Un destino ingiusto che ha colpito con violenza la famiglia e l’intera comunità di Montalto di Castro. “È una morte che non ha senso, siamo sconvolti”, ha dichiarato la sindaca Emanuela Socciarelli, esprimendo il cordoglio di un paese intero stretto attorno a una famiglia spezzata da un dolore inimmaginabile.
Oggi quella spiaggia, per molti, non è più solo il luogo delle vacanze e dei giochi estivi: resterà per sempre il simbolo di una ferita che non potrà rimarginarsi, il ricordo di un pomeriggio che ha cambiato per sempre il destino di chi era lì.
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