È dunque iniziata la ritirata del Coronavirus? Come sostengono ormai da giorni molti esperti, è giunto il momento per annunciare la ritirata del Covid-19?
Sembra proprio di si, e a spiegarlo è il Dottor Guido Silvestri, virologo italiano che lavora ad Atlanta, Stati Uniti, dove è anche docente presso la Emory University.
“Con l’arrivo del caldo, sostiene il Dottor Silvestri, può dirsi iniziata la grande ritirata del Coronavirus”.
Le goccioline di saliva, quelle per intenderci sulle quali tanta attenzione è stata posta nei mesi scorsi, con l’aumento delle temperature diventano meno infette.
“Quando si dice ‘a questo virus non piace il caldo’– spiega Silvestri- non ci si riferisce alla temperatura a cui il virus stesso viene disattivato dal calore,
ma alle temperature che rendono instabili le goccioline di fomiti (saliva, starnuti, tosse etc) che trasportano il virus nell’ambiente”.
Parrebbe, in sostanza, che la pericolosità del virus, con l’arrivo dell’estate, perda di intensità.
Una tesi questa, giova ricordarlo, che già il Professor Tarro, immunologo di Napoli, aveva sostenuto da tempo. Non senza aver sollevato parecchie polemiche.
La ritirata del Coronavirus è iniziata, ma non abbassiamo la guardia
“Quindi barra a dritta e avanti tutta verso la fine del tunnel, esorta il docente italiano di stanza negli Stati Uniti, verso la ritirata di questo virus”.
I numeri della Protezione Civile, anche grazie al rigoroso lockdown attuato in Italia a partire dai primi di marzo, stanno confermando questo trend.
Calano i contagi, i ricoveri in terapia intensiva e, finalmente, anche il numero dei decessi.
Di fronte a questo quadro l’ottimismo è quindi d’obbligo anche se non bisogna ancora abbassare la guardia.
“Non dobbiamo gestire questa fase alla carlona”, è l’auspicio del virologo italiano. Occorre quindi ricordarsi i concetti di distanziamento sociale, e quelle misure di prevenzione che ci hanno accompagnati sino a questi giorni.
Potrebbe inoltre interessarvi leggere: