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Sanremo 2021. Amadeus non omaggia Stefano D’Orazio, Roby Facchinetti sfoga la sua amarezza e pubblica il ricordo sui social

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Delusione e amarezza. Queste le parole che Roby Facchinetti e Red Canzian, storico bassista dei Pooh, hanno espresso su Facebook per il mancato ricordo di Stefano D’Orazio.

Come scrive in un lungo post proprio Facchinetti l’omaggio all’artista della storica band era in programma a Sanremo. Ma, purtroppo, non c’è stato. “Il ricordo di Stefano D’Orazio era nella scaletta ufficiale, sia pure a ora tarda, ed in tale veste è stato confermato anche alla stampa. Tanto che quotidiani come L’Eco di Bergamo oggi riportano sia avvenuto, avendo dovuto chiudere le pagine ben prima che il Festival arrivasse a quel punto della scaletta”, ha scritto Roby Facchinetti. 

Un omaggio, quello a Stefano D’Orazio, indimenticabile batterista dei Pooh, scomparso a causa del Covid nel novembre dello scorso anno. E che Sanremo avrebbe dovuto ricordare proprio nell’anno in cui questo terribile virus ha segnato anche la programmazione del Festival.

Roby Facchinetti sfoga l’amarezza contro Amadeus

Così Roby Facchinetti ha manifestato tutta la sua delusione e anche la sua rabbia.

“Ieri sera sono rimasto sveglio quasi fino alle tre, cari amici, aspettando che Amadeus o chi per lui pronunciasse parole come queste. Non per presunzione, o perché fossero pretese da me, dai miei amici per sempre, da Tiziana. Ma perché il Festival di Sanremo le aveva promesse. Anzi, garantite”, scrive la voce dei Pooh ricordando così Stefano D’Orazio. “Invece, prosegue Roby Facchinetti, parole come quelle che ho scritto sopra, o altre comunque con lo stesso senso, né io, né i miei amici per sempre, né Tiziana, né voi le abbiamo sentite. E credo che allora non ci siano altre parole da spendere: sul Festival, i suoi autori, chi lo ha condotto. C’è solo amarezza”.

Sconcerto quindi nel mondo della musica italiana della quale, la storica band dei Pooh, ha rappresentato un pezzo di storia indimenticabile. Amadeus dal canto suo si è detto addolorato, prendendosi la responsabilità di quanto accaduto. “Mi scuso, c’è stato un problema di sforamenti, di tempi. È colpa mia. Mi scuso con i Pooh. Quell’omaggio l’avevo voluto perché Stefano D’Orazio era un amico, quindi io sono il primo ad essere dispiaciuto”, ha detto il presentatore in conferenza stampa.

Il testo del ricordo di Stefano D’Orazio diceva cosi:

Cari amici del Festival di Sanremo, cari amici della canzone italiana, ora vorremmo spendere un minuto delle nostre tante, tantissime, infinite ore di diretta per un ricordo davvero doveroso.
Basterà un minuto solo, credeteci.

Ma proprio dobbiamo onorare la memoria di un grande artista, di un esponente storico della canzone italiana più famosa e celebrata anche nel mondo, di un protagonista di questo stesso palco dove ha vinto con una delle canzoni più belle che abbiano mai vinto il Festival, “Uomini soli”, di una persona bella, franca, intelligente, leale.

Questo palco, un Festival che si chiama “della canzone”, non poteva certo scordarsi di chiedere a voi, e a chi ci segue da casa, qualche secondo di attenzione per rivolgere un pensiero e un applauso alla memoria di Stefano D’Orazio.
Ciao Stefano, non ti dimenticheremo mai”.

 

Roby Facchinetti ha pubblicato l’omaggio non senza amarezza. Stefano D’orazio, amico e collega di tutta una vita, lo meritava. Invece, sia Amadeus che Fiorello se lo sono dimenticati…

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