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Sanremo nel caos, bufera su Ornella Muti: “Siamo stati truffati, vogliamo il suo cachet”, il teatro chiede indietro i soldi

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Il nome di Ornella Muti è finito al centro di una querelle legale che rivanga un dietrofront del passato: il Teatro di Pordenone dopo 12 anni ha deciso di rendere nota la sua azione contro l’attrice. Dopo aver saputo che la Muti è una delle cinque co-conduttrici scelte da Amadeus per affiancarlo sul palco dell’Ariston in occasione di Sanremo 2022, il Teatro di Pordenone ha richiesto un risarcimento perché la sua assenza, motivata per ragioni di salute, era una scusa per coprire un evento alquanto chiacchierato: l’attrice è stata avvistata quella stessa sera a cena con Putin.

Ornella Muti emozionata ed entusiasta per la sua partecipazione a Sanremo, a lei spetterà il compito di presenziare la serata inaugurale della kermesse il primo febbraio, non ha negato parlando con la stampa che si sente onorata per essere stata scelta da Amadeus: “Sanremo è l’Italia, lo seguono tutti. Il Festival vuol dire entrare nelle case di tutti gli italiani, vuol dire essere parte di una cosa bella in un momento difficile come quello che stiamo vivendo: Sanremo dà allegria, diverte, dà speranza” – queste le sue dichiarazioni raccolte al Corriere della Sera.

Grossi guai di Ornella Muti alle prese con un sostanzioso risarcimento nei confronti del Teatro di Pordenone

Ma in seguito si è fatto strada un retroscena che ha gettato delle ombre sulla sua partecipazione sanremese, infatti per voce del proprio legale, Antonio Malattia, il Teatro di Pordenone ha richiesto di essere risarcito per la defezione della Muti, scoperta a cena con il premier russo e non a casa malata. In modo esplicito è stato chiesto alla popolare attrice di destinare il compenso di Sanremo 2022 per far fronte alla mancata partecipazione nel 2010, un’assenza per la quale è stata chiamata ai danni.

Grossi guai di Ornella Muti

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In base alla sentenza emessa dal Tribunale di Trieste, la Muti è stata condannata a 6 mesi di reclusione e 500 euro di multa con l’accusa di truffa aggravata, per cui versa ogni mese mille euro, una commutazione della pena che le ha consentito la sospensione condizionale, in attesa che copra l’intera cifra da risarcire: Ornella Muti finora ha versato 21 mila euro, ma deve ancora pagare 15 mila come indennizzo al Teatro di Pordenone.

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