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Scontrino con sovrapprezzo ad Alba: 1,50 euro in più per due cucchiai. “La crema catalana si mangia con le mani?”, esplode la polemica

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Il mondo della ristorazione ci ha abituato a molte sorprese come confermato dall’ennesimo scontrino con sovrapprezzo, emesso ad Alba: l’episodio anche in questo caso ha dell’incredibile. Lo scontrino, un tempo semplice documento fiscale che attestava le nostre consumazioni, sembra oggi trasformarsi in un vero e proprio racconto, ricco di dettagli inaspettati e, a volte, di sovraprezzi che lasciano basiti.

In un noto ristorante della cittadina piemontese, un cliente ha avuto la sorpresa di vedere sul suo scontrino un costo aggiuntivo di 1,50 euro, un prezzo aggiuntivo per l’utilizzo di due cucchiai extra per gustare una crema catalana da 5 euro. Un dettaglio che ha suscitato non poco stupore, considerando che la crema catalana, di per sé, aveva un prezzo onestissimo. Ma allora, perché questo sovraprezzo? Forse le posate sono diventate un lusso oppure un extra da considerare a parte.

Scontrino con sovrapprezzo ad Alba per due cucchiaini in più

La foto dello scontrino con sovrapprezzo è stata prontamente condivisa sul quotidiano locale “La Voce di Alba”, suscitando reazioni e commenti da parte della comunità. Questo episodio non è isolato visto che negli ultimi tempi, sembra che molti ristoranti abbiano adottato la pratica di applicare sovraprezzi per servizi o dettagli che un tempo erano considerati scontati.

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Ad esempio, in un’osteria di Finale Ligure, un cliente ha dovuto pagare 2 euro extra per un piattino, mentre in un bar del comasco sono stati richiesti 2 euro per tagliare a metà un panino. Ancora, molti ristoranti applicano un sovrapprezzo, che varia dai 2 ai 5 euro, per il coperto, anche quando questo si riduce a una semplice tovaglietta di carta e un tovagliolo, anch’esso di carta.

Scontrino

La creatività nella ristorazione non si limita solo ai piatti serviti come documentato dai vasi dei sovrapprezzi sugli scontrini, ma sembra estendersi anche ad altre voce. Mentre alcuni clienti vedono in questi sovraprezzi una forma di ingiustizia o un modo per aumentare il guadagno, altri li considerano come una testimonianza del cambiamento dei tempi e delle abitudini dei consumatori.

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