Una nuova edizione già segnata dalle turbolenze
Il ritorno di Domenica In previsto su Rai 1 dal 14 settembre 2025 è già avvolto da un clima di incertezza. L’azienda ha ufficializzato l’abbandono di Gabriele Corsi, che avrebbe dovuto accompagnare Mara Venier nell’ultima stagione del celebre format domenicale. Una decisione che, seppur sorprendente, era nell’aria da tempo, visti i segnali di malessere attorno alla trasmissione.
Il comunicato diffuso dalla Direzione Intrattenimento Day Time il 22 luglio parla di una separazione consensuale. Si fa riferimento a “valutazioni condivise” che avrebbero reso l’impegno a Domenica In non conciliabile con altri progetti dell’artista romano.
I segnali anticipati e le tensioni crescenti
Voci di corridoio, già circolanti nei giorni precedenti, lasciavano intuire che qualcosa non quadrasse. Il giornalista Giuseppe Candela aveva svelato come all’interno della Rai fosse in corso un riesame dei piani editoriali, il quale avrebbe potuto minare la presenza stessa di Corsi ancora prima del debutto ufficiale.
Il progetto mai del tutto condiviso
L’idea di inserire un co-conduttore al fianco della storica padrona di casa nasceva dal desiderio di alleggerirle il carico, soprattutto alla luce delle preoccupazioni legate alla salute del marito Nicola Carraro. Tuttavia, secondo fonti interne, Venier non avrebbe mai accettato fino in fondo né la scelta di Corsi né il modo in cui fu decisa. L’esclusione della conduttrice da una scelta tanto cruciale sarebbe stata la scintilla che ha compromesso definitivamente i rapporti.
Una fuga che sa di effetto domino
L’abbandono di Gabriele Corsi non è l’unico scossone: prima di lui si erano già fatti da parte il regista Duccio Forzano, il capoprogetto Fabio Pastrello, e anche Nek ha declinato l’invito, preferendo un ruolo da giudice a The Voice. Ora tocca alla dirigenza Rai individuare un nuovo volto: tra i papabili figurano Riccardo Rossi e Tommaso Cerno, con quest’ultimo che sarebbe apprezzato dalla Venier, soprattutto per la sua attitudine alla parte più informativa del programma, lasciando alla conduttrice la dimensione più brillante e spettacolare.
Ve lo avevo detto. https://t.co/tjmy80SweU pic.twitter.com/dyf1Gg9wIN
— Giuseppe Candela (@GiusCandela) July 22, 2025
Gli altri nomi? Suggestioni quasi irrealizzabili
Sul tavolo restano anche nomi dal peso specifico importante, ma difficili da coinvolgere con così poco preavviso: Fiorello e Stefano De Martino sono figure troppo impegnate, mentre l’ipotesi Alberto Matano — legatissimo a Mara anche sul piano personale — sembra impraticabile, considerati i suoi già numerosi impegni televisivi.
Un futuro tutto da riscrivere
Alla luce di questi sviluppi, il destino di Domenica In appare quanto mai appeso a un filo. Non si esclude un ritorno alla conduzione in solitaria, scenario che però non entusiasma Mara Venier, provata da un’annata pesante. Il rischio più temuto, ovvero una sua uscita anticipata dal programma, resta una possibilità non del tutto remota. Il rapporto tra lei e l’azienda appare incrinato, e la sua assenza alla presentazione dei palinsesti non è passata inosservata. Nessun addio ufficiale per ora, ma anche le certezze sembrano svanite.
Anche oggi Gabriele Corsi si dimostra un Signore.
Qualcuno non ha ancora compreso che il tempo delle dive è finito. Non ci si comporta così con un collega e con l’azienda. pic.twitter.com/oaosSghrbi— Cinguetterai (@Cinguetterai) July 22, 2025
Una delle fasi più delicate per un’icona della domenica
In definitiva, Domenica In si trova a dover fronteggiare una delle sfide più ardue della sua storia recente. Con defezioni importanti, tensioni interne e una conduttrice storica sempre più isolata, il futuro del programma simbolo del pomeriggio televisivo italiano resta sospeso, in attesa di sviluppi che possano restituirgli stabilità.