Selvaggia Lucarelli denuncia sui social lo scontrino emesso in Liguria: “Bambina di 3 anni paga per assaggiare”

Anche Selvaggia Lucarelli ha commentato lo scontrino shock emesso in Liguria e non solo. La notizia di un noto bar di Gera Lario, comune che si trova all’estremità settentrionale del lago di Como, che ha chiesto 2 euro in più a una coppia che aveva diviso un toast. A 24 ore di distanza, ecco un altro scontrino pazzo: sempre 2 euro in più per far assaggiare a una bambina un po’ della pasta ordinata dalla mamma.

A denunciare la vicenda è Selvaggia Lucarelli su Instagram, che pubblica la ricevuta incriminata: “Liguria. Un piatto di trofie al pesto 18 euro – scrive la giornalista -, la mamma chiede un piattino per farne assaggiare un po’ anche alla bambina di tre anni che ha già mangiato. Sul conto le mettono due euro per il piattino. Tra l’altro avendole già messo in conto il coperto”.

Selvaggia Lucarelli dopo la denuncia esplode la polemica sui social

Sui social esplode la polemica: “Galera!” Inneggia l’attore Gabriele Rossi, mentre la pasticcera Sara Brancaccio fa notare: “È come quando chiedi un bicchier d’acqua dopo il caffè. Domandi per gentilezza ‘quanto le devo?’ e ti rispondono ‘non importa’. Il mondo si divide in gente che non sta stare al mondo e poi tutti gli altri. Confido che siano di più questi ultimi”.

In tanti denunciano una situazione fuori controllo per quanto riguarda la ristorazione: “Quest’anno è una vergogna – tuona una follower – sul lago sono riusciti a farmi pagare 3 euro di coperto in un posto dove non c’era nemmeno la tovaglia (nemmeno la tovaglietta). Ok le bollette, ma a parte il piattino, che è essere disonesti, un piatto di trofie al pesto 18 euro? Mangiamo a casa, io mi sono rotta”.

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Ed i liguri non si sono sottratti dalla polemica commentando: “Benvenuta in Liguria. Noi qui paghiamo tutto l’anno prezzi turistici, la vita è diventata carissima. È stupenda la Liguria, è stupenda la mia Genova, ma porca miseria non ce la si fa più”. Il post di Selvaggia Lucarelli ha scatenato un dibattito acceso sulla questione, mettendo in luce un problema che riguarda non solo la Liguria ma l’intero mercato della ristorazione.

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