Dopo l’apparizione televisiva di Chiara Ferragni a “Che tempo che fa”, Selvaggia Lucarelli ha espresso le sue opinioni sui social media. Lucarelli aveva precedentemente messo in discussione un’iniziativa benefica legata al pandoro Balocco. In trasmissione, la Ferragni ha parlato di alcuni malintesi relativi a una sanzione dell’Antitrust.
Lucarelli senza freni: la sua reazione all’intervista di Ferragni da Fazio
Chiara Ferragni si è aperta con il pubblico, dicendo:
“La mia storia è una storia piccola rispetto alle tragedie nel mondo, è giusto contestualizzare quello che mi è successo”.
Ha ammesso che gli ultimi due mesi sono stati difficili, trovandosi al centro di un’ondata di negatività.
“Sono stati due mesi tosti, mi sono trovata in mezzo a un’ondata d’odio. Tutti pensano che io sia preparata, ma non è vero”.
Riguardo al caso Pandoro, ha rivelato:
“Fino alla sentenza dell’Antitrust, credevo di aver fatto tutto bene, comprese le attività benefiche. Dopo ho capito che qualche errore c’era stato. Non sono d’accordo sul fatto che la beneficenza vada fatta in silenzio, perché io l’ho fatto spesso per creare effetti emulativi. Lo abbiamo fatto io e Fedez anche durante il Covid”.
Durante la stessa intervista, Ferragni ha riflettuto sulla perfezione e sull’accettazione delle proprie imperfezioni.
“Se c’è stato un fraintendimento e le persone hanno capito male, le cose si potevano fare meglio. Se è stato così, c’è stato un errore. Che consiglio mi darei ora? Di non essere sempre perfetta e tutta di un pezzo, devo far vedere anche le imperfezioni. Da piccola guardavo le modelle e le star, sono arrivata a realizzare sogni che avevo da bambina eppure le insicurezze sono le stesse. È importante parlare delle fragilità che non vanno mai via”
Selvaggia Lucarelli, non convinta dalle parole di Ferragni, ha sollevato ulteriori questioni, questa volta riguardanti un’altra iniziativa di beneficenza collegata a delle bambole. Lucarelli ha chiesto chiarimenti sui social, scrivendo:
“Ditemi se siamo noi a capire male o se lei dice una cosa che non corrisponde al vero. In questo caso solo il ricavato delle bambole vedute sul suo sito The blonde salad andava in beneficenza (e non il ricavato dalla vendita nei negozi e sul sito di Trudi). Vi sembra che dica questo (anche nei sottotitoli) o siamo noi coglioni che fraintendiamo?”.
La discussione si è subito infiammata, e Selvaggia ha anche condiviso un fotomontaggio irriverente legato a una dichiarazione precedente di Ferragni: “Pensati libera… dalle domande”, suggerendo che ci dovrebbe essere più trasparenza.
In questo articolo, ci si trova davanti a un classico caso di dialogo pubblico tra figure note, dove le parole e le azioni vengono scrutate e discusse ampiamente, sottolineando l’importanza della chiarezza e dell’integrità nell’ambito delle iniziative benefiche.