Ha fatto già parlare di sé la notizia della nuova proposta di Sanna Marin, la giovanissima premier della Finlandia, che ha proposto la settimana lavorativa più corta.
L’obiettivo della sua idea è quella di concedere più tempo alle famiglie, mantenendo però lo stesso stipendio della settimana lavorativa attuale.
Poche ore fa la premier finlandese ha annunciato il suo desiderio di accorciare la settimana lavorativa da 5 a 4 giorni. Con un orario ridotto di 6 ore rispetto alle più classiche 8.
Si tratta di un’idea rivoluzionaria annunciata in occasione del 120esimo anniversario della fondazione di Sdp, il partito socialdemocratico di cui è la leader.
Durante l’importante occasione ha dichiarato:
“Credo che le persone meritino di trascorrere più tempo con le loro famiglie, con i propri cari, dedicandosi agli hobby e altri aspetti della vita, come la cultura. Questo potrebbe essere il prossimo passo per noi”.
La proposta è stata ampiamente apprezzata soprattutto dalla ministra della Pubblica Istruzione Li Anderson, leader della sinistra radicale che ha ribadito l’importanza di consentire ai cittadini l’opportunità di lavorare meno ore durante la settimana.
Le due donne si impegneranno ben presto a trovare un possibile accordo per sperimentare la rivoluzionaria proposta. Inspirata quasi sicuramente dalla Svezia. Proprio nel 2015, Goteborg, una città svedese, ha ridotto le ore lavorative dei dipendenti pubblici e ospedalieri senza diminuire lo stipendio.
Negli ultimi mesi si è sentito molto parlare di Sanna Marin, il premier finlandese che ha fatto molto parlare di sé. Nata a Helsinki il 16 novembre del 1985, proviene da una famiglia composta da due mamme.
Dopo aver studiato a Espoo e Pirkkala, ha deciso di trasferirsi a Tampere, dove nel 2012 ha si è laureata. La giovanissima premier è sposata con Markus e hanno una figlia di nome Emma.
Descrive la sua famiglia con queste parole, che si possono trovare sul suo sito web personale:
“Siamo una famiglia arcobaleno. Per me, i diritti umani, l’uguaglianza delle persone non sono mai state questioni di opinione, ma la base della mia concezione morale. Sono entrata in politica perché voglio influenzare il modo in cui la società vede i suoi cittadini e i loro diritti”.
Detiene il record di essere la premier più giovane al mondo, record strappato al capo di governo ucraino Oleksiy Honcharuk, eletto lo scorso agosto all’età di 39 anni.
E anche a Jacinda Ardern, la prima ministra neozelandese che aveva 37 anni quando nel 2017 è stata eletta.
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This post was last modified on 6 Gennaio 2020 8:33
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