Shalpy in una sua recente intervista rilasciata al sito musicale Rolling Stone ha confessato di essere in grosse difficoltà economiche, dopo aver investito tutti i suoi soldi per registrare il nuovo singolo “Let It Snow”.
Il cantante nel suo sfogo ha lanciato una richiesta di aiuto, rivelando che l’emergenza Covid lo ha portato ad un’estrema indigenza.
Nel corso della sua intervista, il cantautore ha confessato senza alcuna remora:
“Mi trovo in una situazione di estrema indigenza, come il 90% della gente che fa questo mestiere.
Sarei anche disposto a fare il cameriere o qualsiasi altra cosa mi venisse proposta”.
Giovanni Scialpi, che dal 2012 si fa chiamare Shalpy, ha così pubblicamente lanciato il suo grido di aiuto, dopo aver investito tutti i suoi risparmi nell’ultimo lavoro musicale da lui firmato.
Il cantante nel giugno del 2020 aveva annunciato che si sarebbe ritirato dalla musica per poi smentire tutto, dedicandosi in seguito al brano “Let It Snow”.
Una scelta che ha spiegato nel corso della sua intervista raccolta da Rolling Stone:
“Invece di risparmiare, in questo momento di crisi, ho creduto nel mio progetto”.
Shalpy ha inoltre precisato che la canzone viene attualmente trasmessa a Londra, a Berlino, a Glasgow ed in Grecia ma con i download guadagna davvero poco.
“È stata una decisione di lealtà verso me stesso, ma adesso pago un prezzo duro, che non mi dà un salvagente al quale aggrapparmi” – ha rivelato Shalpy ribadendo le grosse difficoltà economiche in cui versa oggi.
Lo sfogo di Shalpy in grosse difficoltà economiche
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Il cantante sottolineando come la crisi provocata dal Covid abbia colpito il mondo dello spettacolo e quello della musica ha dichiarato:
“Faccio parte di una fetta di persone che non sono calcolate né dallo Stato, né dall’immaginario collettivo”.
Nel suo sfogo raccolto dal sito musicale Shalpy ha lanciato un appello accorato:
“Sarei anche disposto a fare il cameriere o qualsiasi altra cosa mi venisse proposta.
Io sono molte cose, posso affrontare tanti ambiti lavorativi. Farei qualsiasi cosa mi dia la possibilità di essere me stesso.
Non sono una cattiva persona e vorrei aiutare il prossimo come fa un prete in chiesa o un professore a scuola”.