È la parentesi più emozionante dell’incontro di calcio. Sinisa Mihajlovic saluta i suoi compagni dopo il secondo ciclo di chemio. Con un videomessaggio li raggiunge sul campo prima della partita tra vecchie glorie. Ora che per il coraggioso tecnico serbo è in atto la partita più importante della sua vita, quella per sconfiggere la leucemia.
Si è giocata infatti mercoledi, di fronte ad uno stadio gremito, la partita tra Vecchie Glorie rossoblù del Bologna e le “Leyendas” del Real Madrid, per celebrare i 110 anni di fondazione del Bologna Calcio.
Un appuntamento prestigioso che ha portato a Bologna giocatori del calibro di Seedorf, Pagliuca , ex portiere della nazionale italiana, Baggio, e diversi altri. Ma la star più acclamata è stato lui, Sinisa! Mister coraggio, maestro di grande forza e dignità.
“Vorrei essere lì con voi, ha esordito il tecnico del Bologna, ma ho appena terminato il secondo ciclo di cure e mi aspettano mia moglie e le mie figlie.”
Il boato che ha salutato le parole di questo coraggioso guerriero serbo sono la dimostrazione di quanto la sua battaglia sia sostenuta da tanti tifosi del Bologna e non solo.
“In questo momento sto combattendo la battaglia più importante della mia vita, ha continuato Mihajlovic, ma sono sicuro che vincerò. Lo devo alla mia famiglia e a tutte le persone come me, coloro che stanno affrontando una prova molto difficile nella loro vita.”
Il coraggio e la semplicità che Mihajlovic sta mettendo in questa sfida sono le stesse che lo hanno visto protagonista sui campi di calcio. Prima come giocatore, poi come allenatore.
Proveniente dai territori balcanici, Sinisa ha più volte ricordato di considerarsi una persona fortunata. Da ragazzo infatti tanti suoi amici sono rimasti vittime della guerra che ha colpito i territori della ex Jugoslavia agli inizi degli anni ’90.
Mihajlovic ha sempre sostenuto con fierezza le sue origini portandole nel cuore, come ha ricordato durante un’intervista che commosse il mondo.
“Fatevi valere e non fate cazzate”, ha concluso, rivolgendosi a Marco Di Vaio, il capitano del Bologna in questa sfida tra vecchie glorie.
Perchè Mihajlovic è fatto così, per lui la sfida a testa alta è qualcosa che ogni uomo deve saper affrontare nella sua vita. E sarà questo coraggio, ne siamo certi, che lo porterà alla vittoria finale.
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