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Tiziano Ferro, l’amaro sfogo: “Per il divorzio non posso lasciare la California, hanno paura che diventi un criminale internazionale”

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Tiziano Ferro ha condiviso dettagli sulla sua vita personale e professionale durante una partecipazione al programma Radio2 Happy Family. Il cantante di Latina ha rivelato che, a causa di complicazioni legali legate al suo divorzio, è attualmente vincolato a rimanere in California, questa situazione lo ha portato a scherzare sul fatto che potrebbe essere percepito come un “criminale internazionale” se lasciasse lo stato.

Nonostante le sfide, Ferro ha sottolineato come trascorre la maggior parte del suo tempo con i suoi due figli piccoli, imparando nuove canzoncine e giocando con loro, ha condiviso che, con l’energia e l’entusiasmo dei bambini, la fine della giornata lo fa sentire come se fosse già mezzanotte. “Sto bene, sto affrontando un divorzio che per motivi legali mi costringe in California, non posso lasciarla, hanno paura che io diventi un criminale internazionale e quindi sto qui. La prendo a ridere.

Ho due bimbi piccoli, durante la mia giornata tipo sto dalla mattina alla sera con loro, cucino, gioco, conosco tantissime canzoncine nuove. Con i due bimbi quando arrivi alle sette e mezza di sera ti sembra quasi mezzanotte, sei già morto”.

Tiziano Ferro parla del suo libro

Inoltre, il cantante ospite di Radio2 del programma condotto da condotto da Ema Stokholma e dai Gemelli di Guidonia ha parlato del suo recente libro dal titolo “La felicità al principio”, sottolineando che non è un’autobiografia, in esso ha descritto come ogni lettore interpreti il libro in modo diverso, creando finali unici e aspettandosi un seguito basato sulle proprie convinzioni.

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Tiziano Ferro,divorzioTiziano Ferro ha anche espresso il desiderio di trasformare il libro in un film in futuro, in più ha sottolineato l’importanza di esprimere amore e gratitudine, infatti ha ribadito che ringrazia sempre i suoi genitori e la sua famiglia per tutto ciò che hanno fatto per lui. “Ringrazio sempre i miei genitori e la mia famiglia, ho sempre bisogno di dirglielo, ora che capisco ancora meglio quello che hanno fatto per me. L’amore va detto, va dichiarato, non può vivere di silenzio o di scontentezza. Anche ai bambini l’amore va insegnato se tu non dici a un bambino che gli vuoi bene, quel bambino non impara a dirlo”.

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