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Coronavirus. Il racconto dei tre italiani aggrediti all’estero. “Siete appestati”

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Tre gli italiani aggrediti all’estero. E il racconto delle brutte esperienze subite, sono un segnale chiaro di una psicosi che non accenna a calmarsi. Anzi.

Una lussazione alla mandibola, è questo il referto che un giovane ragazzo italiano riferisce ai giornalisti dopo l’aggressione avvenuta a Tenerife.

E Cristian non è l’unica vittima, purtroppo, di questa psicosi da coronavirus che si sta espandendo un po’ in tutto il mondo.

Come riportano diverse testate giornalistiche altri due italiani, anch’essi provenienti dall’Umbria, quindi da una regione al momento poco colpita dal virus, sono stati aggrediti a New York.

Di professione Chef, i due italiani si trovavano nei pressi di un ristorante della Grande Mela, quando una donna, una dottoressa riferisce uno dei due, prima li ha insultati e poi è stata tentata anche l’aggressione.

Coronavirus, tre italiani aggrediti all’estero

Il racconto degli italiani aggrediti all’estero

“Voglio ringraziare la s…..a che ieri sera in un ascensore di un noto ristorante di New York, una volta capito che eravamo italiani. Ha cominciato a inveire contro di noi con battute poco simpatiche, considerandoci appestati …. “

La storia di Cristian invece, 20enne di Perugia, è ancora più preoccupante perchè nasconde anche risvolti sociali.

Il giovane, trasferitosi da qualche tempo a Tenerife, lavora in una nota pizzeria dell’isola spagnola.

Qualche giorno fa, alla fermata del bus in zona Santa Cruz, una delle più turistiche, è stato prima minacciato e poi aggredito da due uomini.

“Uno di essi, prosegue il ragazzo, ha cominciato ad insultarmi dicendo che noi italiani rubiamo il lavoro e portiamo il virus.”

Scene che dimostrano non solo a quale livello sia arrivata la paura per il Coronavirus, ma anche come le reazioni possono riguardare aspetti sociali ed economici.

L’isola di Tenerife infatti, dopo il caso proprio dei turisti italiani messi in quarantena, si trova a fare i conti con una psicosi che ha bloccato il flusso di arrivi e che sta minacciando l’economia locale.

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