Trevignano, la veggente Gisella Cardia lancia l’allarme: “Roma e Italia in grave pericolo!”

“L’Italia è in grande pericolo, soprattutto Roma”: queste le parole con cui Gisella Cardia, conosciuta come la “veggente” di Trevignano Romano, ha condiviso la sua ultima visione. Attraverso la sua pagina Facebook “la Regina del Rosario”, Cardia ha trasmesso un messaggio che afferma di aver ricevuto direttamente dalla Madonna. Il nucleo del suo annuncio è un appello al mondo per abbandonare vizi quali l’orgoglio, l’invidia, la gelosia, l’ingiustizia, l’odio e il rancore, sostenendo che senza giustizia, amore e correttezza, non potrà mai esserci pace ma solo sofferenza e morte.

L’allarme della veggente Gisella Cardia: “Roma e l’Italia in grande pericolo, il peggio sta arrivando”

Gisella Cardia, che negli anni ha attirato l’attenzione di fedeli e curiosi, è stata scomunicata oltre un anno fa dalla diocesi di Civita Castellana. La sua figura è controversa, soprattutto per le sue affermazioni spesso apocalittiche riguardanti soprattutto la città di Roma. In passato, ha predetto calamità di vario tipo, inclusi terremoti e pestilenze, senza che queste si avverassero. Nonostante questo, la veggente continua a diffondere i suoi messaggi di conversione e redenzione, che riecheggiano temi di antica tradizione profetica.

Secondo Cardia, il messaggio mariano include un avvertimento: oltre all’Italia, anche altre nazioni come Gerusalemme, l’Inghilterra, la Francia e la Germania subiranno grandi tribolazioni. Questo scenario di sofferenza globale culminerebbe con particolari sciagure per Roma, da lei considerata un baricentro di eventi catastrofici imminenti.

La sua figura è paragonata a quella di Giovanna d’Arco, come dichiarato dal suo stretto collaboratore Andrea Piazzolla, evidenziando una percezione di missione divina contrastata da autorità ecclesiastiche e laica. La dinamica tra le profezie di Cardia e la reazione delle istituzioni religiose solleva questioni sul ruolo dei visionari moderni e il loro impatto sul credo popolare.

Negli anni, la veggente ha anche citato minacce specifiche quali epidemie e carestie che partirebbero proprio da Roma, epicentro simbolico della cristianità per la presenza della Chiesa di San Pietro, da lei descritta come “malata”. Questi messaggi sono stati spesso accompagnati da inviti alla preghiera e alla penitenza, in un tentativo di scongiurare gli eventi nefasti annunciati.

La persistenza di Cardia nel divulgare queste visioni, nonostante la censura ecclesiastica e la mancanza di verifiche delle sue profezie passate, solleva interrogativi sulla natura delle sue affermazioni e sulla loro accoglienza tra i fedeli. Il dialogo tra fede e razionalità si fa così sempre più acceso, in un’epoca dove il confine tra convinzione religiosa e credulità è sottile.

Mentre le sue proclamazioni su catastrofi imminenti rimangono oggetto di skepsi e controversia, il fenomeno Gisella Cardia rappresenta un esempio di come antiche tradizioni profetiche possano trovare nuova vita nel moderno tessuto sociale e mediatico, riflettendo le complesse dinamiche tra religione, società e credenze personali.