Gli animalisti hanno intrapreso la loro protesta contro il nuovo decreto approvato da Maurizio Fugatti, che prevede l’abbattimento dell’orsa JJ4, mentre le associazioni per la difesa degli animali invocano una concreta alternativa alla decisione approvata dal presidente della provincia autonoma di Trento: un eventuale trasferimento dell’esemplare in un altro sito protetto.
Contro il provvedimento che ha annunciato l’esecuzione dell’animale sono insorte le associazioni Leal e Lav, in particolare la Lega anti vivisezione ha detto di voler procedere con una diffida contro l’esecuzione dell’orsa presentando presso la Procura ed i carabinieri una diffida alla Apss (Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari), appellandosi all’articolo 544 bis del Codice penale dove si parla di due anni di reclusione per mandanti ed esecutori per il reato di uccisione di un animale “senza necessità”.
Il decreto con il quale Fugatti ha autorizzato l’abbattimento dell’esemplare è temporaneamente sospeso sospesa fino al momento anche se è prevista la soppressione dell’animale dopo gli accertamenti gli esiti dell’incidente cautelare. Quindi il Tar in sede collegiale dovrà esprimersi sul destino dell’orsa JJ4 il prossimo 11 maggio, che potrebbe confermare all’Asl veterinaria trentina la condanna a morte dell’animale, un verdetto contro il quale stanno da settimane protestando gli animalisti.
A sua volta l’associazione Leal tramite il proprio ufficio legale ha deciso di depositare denuncia ed istanza di sequestro dell’animale ipotizzando inoltre un possibile ricorso al Tar per contestare la nuova ordinanza. Come reso noto dal presidente dell’associazione, Gian Marco Prampolini, potrebbe essere chiamato in causa un medico forense come consulente per spiegare le reali cause della morte del runner aggredito dall’orsa.
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L’Oipa – Organizzazione Internazionale Protezione Animali, è pronta a protestare in caso di abbattimento dell’orsa annunciando una denuncia in Tribunale “per uccisione non necessitata” invocando inoltre l’intervento delle autorità europee a difesa degli orsi.
Le associazioni degli animalisti infatti negato che sia ragionevole la soppressione dell’animale come sancito dal provvedimento dove si legge esplicitamente: “In via precauzionale per la salute e l’incolumità pubblica, sia ragionevole abbattere l’animale, anziché accettare anche il minimo rischio che lo stesso possa nuovamente venire a contatto con una persona, anche nell’ambito di tutte le fasi operative finalizzate all’eventuale trasferimento dello stesso in altro luogo”.
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This post was last modified on 29 Aprile 2023 12:38
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